consumo
s. m. [der. di consumare1]. – 1. a. Il fatto diconsumare, cioè di distruggere, di ridurre al nulla mediante l’uso o l’utilizzazione per determinati fini o bisogni: immettere un prodotto, un [...] , che non comportano distruzione né trasformazione del bene consumato (di qui, per estens., letteratura, teatro, produzione cinematografica, e analogam. romanzi, commedie, film diconsumo, destinati al trattenimento e allo svago, senza pretese ...
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letteratura
s. f. [dal lat. litteratura, der. di littĕra e littĕrae, secondo il modello del gr. γραμματική (v. grammatica)]. – 1. In origine, l’arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che [...] principalmente col fine di dilettare (romanzi, racconti, novelle); l. erotica; l. diconsumo, di livello più commerciale l., quella che rappresenta lo svolgimento della letteraturadi un popolo o anche di tutti i popoli (storia universale della l.), ...
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cultura s. f. [dal lat. cultura, der. di colĕre «coltivare», part. pass. cultus; nel sign. 2, per influenza del ted. Kultur]. – 1. a. L’insieme delle cognizioni intellettuali che una persona ha acquisito [...] il programma di una diffusione a livello popolare di un tipo di cultura medio, standardizzato e uniforme, destinato al consumo nel tempo a indicare genericamente, nella letteratura, nella pubblicistica e nella comunicazione di questi ultimi anni, l’ ...
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Trivialliteratur
〈trivi̯àlliteratur〉 s. f., ted. [comp. di trivial «banale, triviale» e Literatur «letteratura»]. – Complesso di opere letterarie prive di originalità intellettuale e artistica, o di [...] valore morale, destinate a un largo pubblico di scarse esigenze e a un rapido consumo; ricalcato in ital. con letteratura triviale, o tradotto con letteraturadi massa, diconsumo. ...
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paraletteratura
s. f. [comp. di para-2 e letteratura]. – Il complesso delle pubblicazioni letterarie che non si propongono espressamente fini artistici e culturali, o non ne hanno il carattere, comunem. [...] considerate come letteratura marginale. Corrisponde a quella che altri chiamano letteraturadi massa o diconsumo o consumistica, e che dai tedeschi è detta Trivialliteratur. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante [...] nel linguaggio comm., spec. al plur., merce, prodotto: g. alimentari; generi diconsumo, di prima necessità; generi di lusso, voluttuarî, ecc. 3. a. In letteratura, secondo una distinzione che risale all’estetica classica o classicistica, sono state ...
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classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, [...] , anche per suggestione della letteratura socialista, i maggiori gruppi sociali di caratteristiche comuni (censo, istruzione, provenienza etnica, modelli di comportamento, e in partic. diconsumo, ecc.) e che mostrino un sentimento di comunanza e di ...
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mercificazione
mercificazióne s. f. [der. di mercificare]. – Nella letteratura filosofica e sociologica contemporanea, per suggestione dei concetti marxiani di feticismo delle merci e di reificazione, [...] , valori ideali o estetici, ecc.), fenomeno ritenuto caratteristico delle società capitalistiche in quanto fondate sullo scambio di merci e sul consumo: la m. del corpo umano (nella pubblicità e nella pornografia); la m. del senso religioso; la ...
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triviale
agg. [dal lat. trivialis, der. di trivium «trivio»; le accezioni del n. 2 a sono influenzate da usi analoghi fr., ingl. e ted., e in partic. è un calco dall’ingl. l’uso matematico]. – 1. Da [...] ). In partic., nel linguaggio della critica letteraria e stilistica, letteratura t. (calco del ted. Trivialliteratur, v. la voce), genere letterario t., di largo consumo, di massa, caratterizzati da scarso impegno tematico e formale: narrativa t ...
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formula
fòrmula (o fòrmola) s. f. [dal lat. formula, propr. dim. di forma «forma»]. – 1. a. Frase o insieme di frasi imposte da una norma consuetudinaria (rituale o legale) come espressione costante [...] solite formule. In letteratura, e in partic. nella poesia epica greca, talora anche nell’epica popolare non greca, insieme di parole che si automobilismo, insieme di caratteristiche tecniche (limiti di cilindrata, peso, consumo, alesaggio, ecc ...
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letteratura di consumo
locuz. sost. f. – Produzione narrativa di larga diffusione commerciale, destinata a lettori il cui interesse è rivolto alla specificità dei contenuti, identificati da codici di genere, più che alla scrittura e allo stile...
Letteratura di consumo che punta su temi di facile presa (sesso e sangue, crimine, violenza); in particolare, la ripresa di questi temi in chiave di citazione colta e ironica, come fenomeno tipico della letteratura e del cinema della fine del...