formicaleone
formicaleóne s. m. [dal lat. tardo formicoleon -onis, calco del gr. μυρμηκολέων, voce allusiva al fatto che le larve di questi insetti si nutrono spesso di formiche]. – Nome comune di insetti [...] neurotteri della famiglia mirmeleonidi, di medie dimensioni, grossolanamente somiglianti a libellule; la specie più comune (Myrmeleon formicarius) depone le uova nei terreni sabbiosi e le larve scavano piccole fosse a imbuto, nel fondo delle quali ...
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odonati
s. m. pl. [lat. scient. Odonata, der. del gr. ὀδούς (ion. ὀδών) ὀδόντος «dente», in quanto caratterizzati da un robusto apparato masticatore]. – Ordine di insetti a metamorfosi incompleta, comunem. [...] noti con il nome di libellule: allo stadio adulto sono terrestri, forti volatori e predatori di altri insetti, hanno capo mobile, grandi occhi composti (comprendono oltre 20.000 ommatidî), antenne brevi e apparato boccale masticatore, quattro ali ...
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neanide
neànide s. f. [dal gr. νεᾶνις -ιδος «giovane, fanciulla» (e, come agg., «giovanile»)]. – In zoologia, stadio giovanile degli insetti che differisce poco dall’adulto e che subisce un numero variabile [...] di mute prima della maturità: è tipico degli apterigoti (per es., il lepisma) e degli insetti emimetaboli (libellule, cavallette, mantidi, pidocchi). ...
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leste
lèste s. m. [lat. scient. Lestes, dal gr. ληστής «predone»]. – In zoologia, genere di libellule che comprende specie eleganti, ma di colorazione poco vivace; in Italia è comune il l. verde (lat. [...] scient. Lestes viridis), diffuso anche nel resto dell’Europa, nell’Africa del nord e nell’Asia occidentale ...
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naiade1
nàiade1 (o Nàiade) s. f. [dal lat. Naias -ădis, gr. Ναϊάς -άδος, der. del tema di νάω «scorrere»]. – 1. Nella mitologia classica, nome generico delle ninfe delle acque (sorgenti, fiumi, laghi), [...] (Met. VII, 759) per falsa lettura di Laiades «il figlio di Laio», cioè Edipo, solutore dell’enigma posto dalla Sfinge. 2. Per estens. analogica, in zoologia, nome degli stadî larvali acquatici degli insetti emimetaboli (per es., nelle libellule). ...
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paleodittiotteri
paleodittiòtteri s. m. pl. [lat. scient. Palaeodictyoptera, comp. di palaeo- «paleo-», gr. δίχτυον «rete» e πτερόν «ala»]. – Ordine di insetti pterigoti fossili, i più antichi trovati [...] finora nelle formazioni paleozoiche, fino al periodo carbonifero: comprendeva forme grandi, di costituzione molto semplice, simili alle libellule, ma con un paio di corte appendici simili ad ali sulla maggior parte dei segmenti del corpo, che ...
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emimetabolo
emimetàbolo agg. [comp. di emi- e -metabolo]. – In biologia, detto degli insetti a metamorfosi incompleta, in cui le larve (acquatiche o ipogee) e gli adulti (a vita terrestre o epigea) occupano [...] ambienti diversi (per es., le libellule). ...
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calopterige
caloptèrige (o calottèrige) s. f. [lat. scient. Calopteryx, comp. di calo- e del gr. πτέρυξ -υγος «ala»]. – Genere di libellule della famiglia calopterigidi, col corpo di colore metallico, [...] e ali pigmentate diversamente a seconda del sesso e in rapporto alla specie ...
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calopterigidi
calopterìgidi (o calotterìgidi) s. m. pl. [lat. scient. Calopterygidae, dal nome del genere Calopteryx: v. calopterige]. – Famiglia di libellule del sottordine zigotteri, ampiamente rappresentata [...] in Europa e in Africa settentr. dalle numerose specie del genere calopterige ...
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epioflebia
epioflèbia s. f. [lat. scient. Epiophlebia]. – Genere di insetti odonati, unico genere del sottordine anisozigotteri, che comprende due specie attuali, viventi in Giappone e in India: sono [...] libellule agilissime e rapide nel volo, di dimensioni relativamente grandi, che depongono le uova nelle piante acquatiche. ...
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Famiglia di libellule (Odonati, sottordine Zigotteri) rappresentata in Europa e Algeria dal genere Calopteryx. Specie italiane sono: Calopteryx splendens, C. virgo e C. haemorroidalis.