lingua
1. MAPPA La LINGUA è un organo della bocca, che nell’uomo ha funzione tattile e gustativa, e ha una parte importante nella masticazione, nella deglutizione e nell’articolazione del linguaggio; [...] comunità di persone come mezzo di comunicazione per l’espressione di pensieri e sentimenti (l. italiana, inglese, araba, cinese; le lingue indoeuropee, germaniche; l. madre; la grammatica, il lessico di una l.; studiare, imparare, parlare una l.). 6 ...
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lingualìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] , morfologiche e sintattiche: l. italiana, francese, inglese, tedesca, araba, turca, cinese, ecc.; le l. indoeuropee, neolatine, germaniche, slave; l. creole (v. creolo); l. franca (v. lingua franca); l. dotte o classiche, soprattutto il latino e il ...
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lingua franca
lìngua franca locuz. usata come s. f. [calco della locuz. araba lisān al-faranǵ «lingua europea» o lisān al-ifranǵ «lingua degli Europei»; gli Arabi con il termine Farangia designarono [...] non solo la Francia ma anche il resto dell’Europa esclusa la Grecia]. – La lingua usata per molti secoli nel bacino del Mediterraneo per i rapporti di commercio tra Europei, Arabi e Turchi (e ancora, qua e là, vivente, come nel caso del sabìr), ...
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divano
s. m. [dall’arabo dīwān, voce di origine persiana]. – 1. Come adattamento occidentale della voce araba, il termine indicò in origine il registro del soldo delle milizie arabe e delle pensioni [...] con vani opportunamente ricavati sotto il piano orizzontale e nella spalliera per riporvi lenzuola, coperte e cuscino. 3. Nelle letterature orientali, raccolta di poesie di uno scrittore di linguaaraba. ◆ Dim. divanétto; spreg. divanùccio.TAV. ...
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copto
còpto (o còfto) agg. e s. m. [dall’arabo Qubṭ o Qifṭ, Qufṭ, adattamenti della voce copta che è un’alteraz. del gr. Αἰγύπτιος «egizio»]. – Dei Copti, in origine denominazione etnica degli egiziani [...] ; documentata in testi cristiani del sec. 3° (sporadicamente anche del sec. 2°), fu sopraffatta dall’arabo a partire dal sec. 7° e, morta come lingua parlata, rimane soltanto nella liturgia della Chiesa copta. Scrittura c., nata fra il 1° e il ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età [...] le migrazioni, le invasioni v.; l’arte, la cultura, la lingua visigotica o visigota. In partic., diritto v., l’insieme delle anno della morte del re Vitiza, cui seguì l’invasione araba della Spagna: comprende il Codex Euricianus, la Lex Romana ...
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panarabismo
s. m. [der. di panarabo]. – Movimento tendente a promuovere una vasta solidarietà, anche di carattere politico e ideologico, spesso in contrapp. con il mondo occidentale, fra tutti i popoli [...] di lingua e civiltà araba, che ha portato alla costituzione, nel 1945, della Lega araba. ...
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arabismo
s. m. [der. di arabo]. – 1. Parola o locuzione propria della linguaaraba introdotta nella nostra o in altra lingua. 2. Il complesso dei popoli arabi, e il loro patrimonio ideale e culturale. ...
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nunazione
nunazióne s. f. [der. dell’arabo nūn, nome della lettera n]. – In linguistica, fenomeno proprio della linguaaraba (in cui si chiama tanwīn), consistente nell’aggiunta di un elemento nasale [...] (n) alla fine di un sostantivo per dare a questo un significato di indeterminazione: per es., ràgiul «uomo», ràgiulun «un uomo» ...
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qasr
〈ḳaṣr〉 s. m., arabo [dal lat. castrum, attraverso il gr. biz.] (pl. qusū′r). – Castello, forte, e anche palazzo di principi o governatori; il termine, usato anche in persiano e turco, si trova nella [...] toponomastica di paesi di linguaaraba, persiana e turca, sia nella forma qaṣr dell’arabo classico, sia nella forma dialettale qṣar. In ital. ne deriva il sost. cassero (v.), mentre in spagn., unito all’articolo arabo, ha dato origine al nome comune ...
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Uno dei gruppi etnici, di lingua araba, in cui si dividono i Mauri o nomadi del Sahara occidentale. Occupano principalmente le steppe desertiche a nord del basso corso del Senegal, comprese nella Repubblica di Mauritania.
Kabābī´sh Popolazione di lingua araba del Sudan. Vivono di pastorizia nomade (allevamento di cammelli, capre e bovini) nel Kordofān settentrionale e fino ai pressi di Kharṭūm. L’elemento K. era numeroso fra i guerrieri e predoni musulmani che...