formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine [...] con tutti); espressamente, esplicitamente, o in forma solenne: promettere formalmente; dichiarare formalmente aperto un dibattito; con uso più tecnico, nel linguaggio giudiziario, istruire formalmente un processo, con il procedimento dell’istruzione ...
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linguaggiolinguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] uomini non parlano una medesima lingua; D’una terra son tutti: un linguaggio Parlan tutti (Manzoni). 2. a. In senso ampio, la capacità o per esplicitare e rendere suscettibili di analisi le connessioni formali di un sistema logico (è il caso dei l. ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] disposti in modo da costituire un organismo, strutturale o formale, continuo (per es., le serie di capriate o sign. del termine è la locuz. in ordine a, usata, spec. nel linguaggio burocr. e comm., invece di in merito a, rispetto a, per ciò che ...
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termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: [...] si istituisce il raffronto; termini di una proposizione, il soggetto e il predicato. In logica matematica, t. di un linguaggioformale, una variabile, una costante o, più in generale, ogni espressione che denota un elemento della struttura che è ...
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formalizzare
formaliżżare v. tr. [der. di formale1]. – Rendere formale, soprattutto in alcune accezioni specifiche: f. un’istruttoria, nel linguaggio forense, far passare l’istruttoria da sommaria a [...] , cioè in codici analizzabili automaticamente, dati che per sé stessi non sono formali. ◆ Part. pass. formaliżżato, anche come agg.: in logica, linguaggio formalizzato, linguaggio in cui tutti i termini sono definiti esplicitamente e usati in modo ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] ; restituire la p., sciogliere da un impegno, e in genere liberare dal vincolo di una promessa. Nel linguaggio com., con riferimento ad accordo formalmente non impegnativo, che lascia cioè una certa libertà ai due contraenti, è in uso anche la locuz ...
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materiale
agg. e s. m. [dal lat. tardo materialis, agg. der. di materia «materia»]. – 1. agg. a. Della materia, che consta di materia, di cose che si presentano come oggetti sensibili e occupano un’estensione [...] quello del concetto di «materia» cui si riferisce; può quindi opporsi tanto a formale (per es. nella distinzione tra verità materiale e verità formale) quanto a spirituale o a ideale. Nel linguaggio giur., teoria m. del diritto (in contrapp. a teoria ...
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intimazione
intimazióne s. f. [dal lat. tardo intimatio -onis; v. intimare]. – 1. a. L’atto di intimare e le parole o altro segno con cui si intima; ordine reciso, perentorio: fare, rivolgere un’i.; [...] una nave militare ordina a un’unità mercantile di alzare la propria bandiera o di fermarsi. b. Nel linguaggio giudiziario, ingiunzione, formale avvertimento rivolto a un soggetto di ottemperare al dovere cui possa essere obbligato in base a un titolo ...
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logica
lògica (ant. lòica) s. f. [dal lat. logĭca, gr. λογική (sottint. τέχνη «arte»), dall’agg. λογικός: v. logico1]. – 1. Nel pensiero greco classico, la scienza del logos, ossia del pensiero in quanto [...] la logica con l’intento di sottolinearne il carattere formale, ossia il fatto che essa prescinde dai contenuti per nei suoi procedimenti è introdotto un linguaggio simbolico al fine di evitare le ambiguità del linguaggio ordinario. In partic., l. ...
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definizione
definizióne (ant. diffinizióne) s. f. [dal lat. definitio -onis]. – 1. Determinazione, delimitazione esatta: d. di un confine; d. dei limiti di competenza di due organi amministrativi; d. [...] . d. In logica matematica, d. metalinguistica, quella espressa in un metalinguaggio, ossia in un linguaggio nel quale si può parlare del linguaggio usato nel sistema formale cui ci si riferisce; viene usata per individuare gli assiomi e le regole di ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammatica generativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ An è l’assioma, P è un insieme di...
linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammatica generativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non terminali, s ∈ AN è l’assioma,...