speciale
(ant. speziale) agg. [dal lat. specialis, der. di species «specie»]. – 1. Che concerne la specie, sempre con riferimento a ciò che distingue la specie dal genere (come contrario di generale [...] espressione (ricalcata sul ted. Sondersprachen e corrispondente all’ingl. Languages for Special Purposes «lingue per scopi speciali») con cui si indicano le varietà di una lingua usate da gruppi particolari di persone e caratterizzate dall’uso di un ...
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lessico
lèssico s. m. [dal lat. mod. lexicon (v.)] (pl. -ci). – 1. Dizionario, vocabolario, come opera che registra alfabeticamente le parole di una lingua dando di ciascuna la spiegazione; non differisce [...] Lexicon, invalso nell’uso d’allora), o dizionarî di scienze speciali: l. ebraico; l. arabo; l. siriaco; il Lessico per dizionarî bilingui (l. greco-inglese) e per dizionarî di lingue moderne di tipo particolare (per es., il Lessico dell’infima e ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. [...] οὐδέτερον), genere grammaticale, presente nella maggior parte delle lingue indoeuropee antiche insieme al maschile e al femminile, , e su cui si giocano di solito le partite di speciali qualificazioni e eliminatorie o, più spesso, le partite che si ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] ’in› e in Molotov ‹mòlëtëf›). Un fonema a parte è costituito in italiano, come in altre lingue, dalla palatale laterale, rappresentata nella scrittura da speciali combinazioni: gl(i) in italiano, ll in spagnolo, lh in portoghese e provenzale, lj nel ...
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artificiale
agg. [dal lat. artificialis, der. di artificium «artificio»]. – 1. a. Fatto, ottenuto con arte, in contrapp. a ciò che è per natura: bellezza a., ottenuta con l’uso di cosmetici e con varî [...] atmosferica con mezzi chimici o fisici; lingue a., lingue convenzionali create da individui allo scopo di quello praticato con l’impiego dei cosiddetti mezzi a., cioè chiodi speciali, moschettoni, scalette, staffe, ecc. d. Detto di prodotti simili ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] concreto, reale o fittizio, che per le sue circostanze presenta speciali difficoltà circa l’esistenza di obblighi morali ad esso connessi; c (v. le voci). L’italiano, come le altre lingue romanze moderne, non conserva il caso come alterazione formale ...
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perfettivo
agg. [dal lat. tardo perfectivus, der. di perficĕre; v. perfetto]. – 1. letter. Che tende o è atto a perfezionare, sia in senso assoluto, sia relativamente a determinate capacità o attitudini: [...] dal verbo; può essere espresso mediante un tema verbale speciale o un preverbio, e si riscontra, insieme al contrapposto corso di svolgimento e senza un preciso confine cronologico), nel sistema verbale di molte lingue e in particolar modo nelle ...
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linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] , di innalzare la torre di Babele, gli uomini non parlano una medesima lingua; D’una terra son tutti: un linguaggio Parlan tutti (Manzoni). 2 . dei medici, degli avvocati; i l. settoriali, speciali o specialistici; il l. comune, quotidiano, familiare, ...
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settoriale
agg. [der. di settore]. – 1. Di settore, o diviso in più settori; nella tecnica, di cavi elettrici in cui i singoli conduttori sono aggruppati in modo da presentare, in sezione, la forma di [...] morfosintattiche peculiari; è locuz. più com. di microlingua e nell’uso recente è sempre più spesso sostituita da linguespeciali e circoscritta a indicare (in contrapp. a linguaggi specialistici) linguaggi con un limitato grado di specializzazione e ...
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straniero
stranièro agg. e s. m. (f. -a) [der. del lat. extraneus «estraneo, esterno»; cfr. il fr. ant. estrangier, der. di estrange «estraneo»]. – 1. a. Di altri paesi, di altre nazioni: emigrare, andare [...] esule in terra s.; imparare una lingua s., le lingue s.; avere una pronuncia s.; parlare con accento s.; usi, costumi s.; di reciprocità e nell’osservanza di norme contenute in leggi speciali: i turisti s. in Italia; frequentissimo in questo sign ...
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speciali, lingue (o linguaggi) Le varietà di una lingua usate da gruppi particolari di persone e caratterizzate dall’uso di un lessico s. (terminologie esclusive di quel settore o termini appartenenti al lessico comune o ad altri settori della...
Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...