lingualìngua s. f. [lat. lĭngua (con i sign. 1 e 2), lat. ant. dingua]. – 1. a. Organo della cavità orale dei vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo [...] tratte dal diverso modo di esprimere, in queste tre lingue, l’affermazione). Con riferimento alla particolare struttura: l. agglutinanti (v. agglutinazione); l. flessive, analitiche, sintetiche, isolanti o monosillabiche (v. sotto i singoli ...
Leggi Tutto
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione [...] *kers-. Le radici sono individuabili in tutte le lingueflessive (come quelle indoeuropee e semitiche) e anche in quelle agglutinanti, ma non nelle lingue monosillabiche; nelle lingue indoeuropee le radici possono essere monosillabiche o bisillabiche ...
Leggi Tutto
genitivo
agg. e s. m. [dal lat. genetivus o genitivus (casus), propr. «generativo», che nel sign. grammaticale è ricalcato sul gr. γενικὴ πτῶσις «caso che indica un genere» cioè una specificazione]. [...] – Caso g. (o semplicem. genitivo s. m.), il secondo caso della declinazione greca e latina, distinto (come in altre lingueflessive, anche moderne, a cui il nome è stato esteso per analogia) da desinenze proprie; ma già nel 1° secolo d. C., in latino ...
Leggi Tutto
segnacaso
segnacaṡo s. m. [comp. di segnare e caso (nel
sign. grammaticale)]. – Elemento grammaticale, costituito in genere da una preposizione, che, premesso ai nomi e ai pronomi, ne specifica la funzione [...] logico-sintattica, assolvendo quel compito che nelle lingue classiche e nelle altre lingueflessive è svolto dalle desinenze dei casi: la preposizione «di» si può considerare come il s. del genitivo; la preposizione «a» è il s. del complemento di ...
Leggi Tutto
caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, [...] un determinato rapporto sintattico, sia il rapporto sintattico stesso. I casi sono proprî delle lingueflessive o agglutinanti, e sono in numero diverso da lingua a lingua; nel latino classico, per es., erano 6, detti rispettivam. c. nominativo, o ...
Leggi Tutto
indeclinabile
indeclinàbile agg. [dal lat. indeclinabĭlis «immutabile, inflessibile», e nel lat. tardo «invariabile» (nel senso grammaticale), comp. di in-2 e declinabĭlis «declinabile»]. – 1. Nella [...] terminologia grammaticale, soprattutto con riferimento alle lingueflessive, di parola che ha un’unica forma o che non muta desinenza nei varî casi e numeri: sostantivi, aggettivi i. (per es., lat. fas «fato, sorte», e nequam «inetto, malvagio»); per ...
Leggi Tutto
vocativo
agg. e s. m. [dal lat. vocativus, der. di vocare «chiamare», nell’espressione casus vocativus, traduz. del gr. κλητικὴ πτῶσις «caso usato nel chiamare»]. – In grammatica e in linguistica, caso [...] v., o semplicem. vocativo s. m., caso della declinazione latina e greca, e anche di altre lingue indoeuropee, o comunque flessive, antiche e moderne, che esprime il chiamare, il richiamare o l’invocare, persone, divinità e altri esseri animati, o ...
Leggi Tutto
improprio
impròprio (ant. e pop. impròpio) agg. [dal lat. improprius]. – 1. a. Non proprio, riferito soprattutto a parole, locuzioni e sim. adoperate in un senso o in un modo diverso da quello che hanno [...] abito i. al luogo, alla circostanza; tenere un linguaggio improprio. 2. In linguistica e grammatica: a. Composti i., nelle lingueflessive, i composti in cui tutti e due gli elementi sono declinati o coniugati, o comunque nella forma in cui possono ...
Leggi Tutto
attributo
s. m. [dal lat. attributum, part. pass. neutro di attribuĕre «attribuire»]. – 1. a. Qualità o elemento che si riconosce come proprio ed essenziale di un oggetto: gli a. virili (s’intendono [...] popolo ma solo quello francese). L’attributo concorda col sostantivo a cui si riferisce nel genere e nel numero (nelle lingueflessive anche nel caso): un libro giallo; scarpe strette; occhi e capelli castani. Quando i sostantivi siano più d’uno, di ...
Leggi Tutto
anomalia
anomalìa s. f. [dal gr. ἀνωμαλία, lat. anomalĭa; v. anomalo]. – Irregolarità, difformità dalla regola generale, o da una struttura, da un tipo che si considera come normale: le a. della natura; [...] accezioni specifiche: 1. In linguistica, con riferimento alle lingue classiche, irregolarità di rapporti tra gli elementi linguistici, comportamento di un elemento lessicale le cui forme flessive si discostano dalla flessione normale. 2. In biologia ...
Leggi Tutto
Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione del linguaggio.
Anatomia comparata
Nei...
Anatomia
Movimento di un’articolazione per il quale l’estremità distale di un segmento corporeo si avvicina a quella prossimale del segmento corporeo contiguo. Muscolo flessore è il muscolo che ha per azione principale il movimento di f.: si...