mannaro
agg. [voce di origine merid., continuazione di un lat. pop. (lupus) *hominarius, der. di homo -mĭnis «uomo»]. – Nell’espressione lupo m.: v. lupo e cfr. licantropo. ...
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lupo
s. m. (f. -a) [lat. lŭpus, con svolgimento fonetico non del tutto chiaro (di fronte alle forme con -ó- ant. o dialettali: cfr. umbro lópo, tosc. ant. lóbo, ven. lóvo), forse per influsso di dialetti [...] mangia lupo, i disonesti si sostengono l’un l’altro e non si fanno del male tra loro; la fame caccia il l. dal bosco, la necessità costringe spesso a far cose che in situazioni normali non si farebbero. Si veda anche homo homini lupus. 3. L. mannaro ...
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licantropo
licàntropo s. m. [dal gr. λυκάνϑρωπος, comp. di λύκος «lupo» e ἄνϑρωπος «uomo»]. – Persona affetta da licantropia; è termine usato in letteratura e nella novellistica più che nel linguaggio [...] scient., corrispondente all’immagine del lupomannaro nella superstizione pop., soprattutto ottocentesca. ...
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LICANTROPIA (dal gr. λύκος "lupo" e ἄνϑρωπος "uomo")
Ernesto LUGARO
Raffaele CORSO
Delirio per il quale il malato (licantropo o "lupo mannaro" dal basso lat. lupus hominarius; fr. loup garou, ted. e ingl. Werwolf) si crede trasformato in...
Individuo che, secondo antiche credenze, può trasformarsi temporaneamente in lupo o per propria natura o per procedimenti magici. In base alla fantasia popolare tale trasformazione avviene nelle notti di luna piena. La figura del l.m. costituisce...