malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. [...] a Cesena fra il 1447 e il 1452; tempio m., la chiesa di S. Francesco a Rimini, che Sigismondo Pandolfo Malatesta fece trasformare, su progetto di L. B. Alberti, da Matteo de’ Pasti nel 1450, per adattarla a sacrario di sé stesso e della moglie ...
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v. intr. pron. [da ammutinarsi, per incrocio con la voce prec.], ant. – Ammutinarsi: tre giorni avanti che Malatesta partisse, ... i Còrsi ... s’abbottinarono, o, come si dice oggi, s’ammotinarono (Varchi). ...
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s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai [...] ', non è diffuso dai media che non offrono rappresentazioni realistiche della disabilità, privilegiando storie strappalacrime". (Agnese Malatesta, Ansa.it, 10 novembre 2018, Cronaca) • Dopo mesi di emendamenti, discussioni e rinvii a causa della ...
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gorgerino
(o gorgierino; ant. gorżerino o gorżarino) s. m. [dim. di gorgiera, sul modello del fr. gorgerin]. – Nelle antiche armature, lo stesso che gorgiera o goletta (v.): la spada gli entrò pel gorzarino [...] E rïuscì di dietro per la nuca (Pulci); la vampa ... illumina l’elmetto e il gorzerino di Paolo Malatesta (D’Annunzio). ...
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mastino
s. m. [dal fr. ant. mastin, che è il lat. (canis) mansuetinus, dim. di mansuetus «mansueto, addomesticato»]. – 1. Nome di alcune razze di cani molto robusti e massicci, da guardia o da difesa, [...] le è vicino. In Dante (Inf. XXVII, 46): E ’l mastin vecchio e ’l nuovo da Verrucchio, verso allusivo a Malatesta da Verucchio (ant. Verrucchio) diventato alla fine del sec. 13° signore di Rimini, e al figlio Malatestino, chiamati con questo epiteto ...
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trappolone
s. m. Grande trappola, insidia, alla quale è difficile sottrarsi. ◆ La pausa estiva del Centro-sinistra continua a essere «tormentata» dalle discussioni sulla scelta del candidato premier [...] di darne un senso (Gian Guido Vecchi, Corriere della sera, 8 marzo 2007, p. 12, Politica).
Derivato dal s. f. trappola con l’aggiunta del suffisso -one.
Già attestato nella Repubblica del 28 dicembre 1984, p. 11, Politica estera (Stefano Malatesta). ...
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passatore
passatóre s. m. [der. di passare]. – 1. non com. Chi trasporta con la barca i passeggeri da una sponda all’altra di un fiume e sim.; traghettatore: il p. non voleva dispiccarsi dall’altra riva [...] con le sue imprese il territorio delle Legazioni: Sempre mi torna al cuore il mio paese Cui regnarono Guidi e Malatesta, Cui tenne pure il Passator cortese, Re della strada, re della foresta (Pascoli, nella poesia Romagna). 2. (f. -trice) Chi ...
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gentrificato
part. pass. di gentrificare e agg. Detto di un quartiere, che è stato riqualificato e trasformato da popolare in residenziale. ◆ Nonostante tutti i progressi sociali ed economici da allora [...] 'ingl. (to) gentrify, propriamente 'rendere signorile', a sua volta derivato dal s. gentry ('piccola nobiltà').
Già attestato in Maria Malatesta, Gli affittuari capitalistici inglesi e italiani, «Annali dell'Istituto Cervi», vol. 14-15, 1994, p. 463. ...
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mammozzone
s. m. (scherz.) Persona grossa o grassa, poco disinvolta nei movimenti; per estensione, persona impacciata, goffa; in senso figurato, insieme di elementi disparati e di grosse dimensioni. [...] . E così fecero due guerrieri etruschi, due mammozzoni che erano un castigo di Dio». [Pico Cellini] (Stefano Malatesta, Repubblica, 14 agosto 2005, p. 34, Domenicale).
Voce di origine romanesca (‘persona piuttosto grassa e impacciata’), derivata ...
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Famiglia riminese. Le sue origini storiche risalgono al capostipite, Malatesta, ricco proprietario terriero del Montefeltro, ricordato in un atto di acquisto di terre (1136). Inurbatasi presto, la famiglia fu di parte guelfa: ne divenne capo...
MALATESTA
Davide Ruggerini
Dinastia di stampatori, attiva a Milano dalla fine del XVI sino a tutto il XVIII secolo. L'arte tipografica fu tramandata di padre in figlio, e fino a tutto il secolo XVII i contitolari dell'impresa si susseguirono...