eletto
elètto agg. e s. m. [part. pass. di eleggere, dal lat. electus, part. pass. di eligĕre]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nominato, scelto a una carica, a qualche dignità o grado (con valore aggettivale [...] (molti sono i chiamati, pochi invero gli e.), o anche (nell’uso corrente) le anime consacrate a Dio; presso i Manichei, gli appartenenti a una delle due classi in cui essi erano distinti, di grado superiore ai semplici «uditori». 2. agg. Scelto ...
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neomanicheo
neomanichèo agg. e s. m. [comp. di neo- e manicheo]. – Nella moderna storiografia, detto di eretici medievali del sec. 11° e 12°, che furono chiamati manichei dai contemporanei, perché le [...] loro dottrine imponevano un esasperato ascetismo (rinuncia al matrimonio, astensione da cibi animali, ecc.), prospettando, sul piano teorico, una contrapposizione tra Dio e Satana, spirito e carne, tale da far pensare a un dualismo di tipo manicheo. ...
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manicheomanichèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. tardo Manichaeus, che si rifà al nome del fondatore di questa dottrina, Mani (216-277 d. C.) o, come fu chiamato in Occidente, Manicheo (prob. dal siriaco [...] e ingiusto, tra buoni e cattivi. 3. Scrittura m., tipo di scrittura corsiva usata in testi medievali persiani, sogdiani e turchi, di contenuto manicheo, rinvenuti tra le rovine della cittadina di Tūrfān, nel Turkestan cinese, all’inizio del sec. 20°. ...
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cataro
càtaro s. m. e agg. [dal lat. mediev. catharus, gr. καϑαρός «puro»]. – Appartenente alla setta dei catari, nome col quale sono comunem. indicati gli eretici dualisti medievali (detti anche albigesi, [...] manichei, publicani o pauliciani, ariani, bulgari, bogomili, ecc. e, in Italia, patarini), diffusi soprattutto nella Francia settentr. e merid. nel sec. 13°, i quali, in polemica con la Chiesa, predicavano un rinnovamento morale fondato sull’antitesi ...
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zingaro
zìngaro (o żìngaro; ant. o pop. zìngano, zìnghero o zìngherlo, tutti con pron. sorda o sonora) s. m. e agg. [adattam. ital. di uno dei nomi, Atsigan e più tardi Tsigan, dati agli Zingari per [...] adattam. del gr. mediev. Αϑίγγανος, pop. Ατσίγγανος, propr. «intoccabile», che, al plur., designava una setta di manichei provenienti dalla Frigia]. – 1. s. m. (f. -a) a. Appartenente al gruppo etnico degli Zingari, che, dalla propria sede originaria ...
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bema
bèma s. m. [traslitt. del gr. βῆμα (neutro) «passo», poi anche «gradino» e «tribuna», der. di βαίνω «camminare»], invar. (gr. pl. βήματα). – 1. Unità di misura di lunghezza in uso presso gli antichi [...] ai lati della cattedra episcopale. c. Il presbiterio, con la relativa abside, della chiesa bizantina. 3. Presso i Manichei, era il nome della festa solenne commemorativa della «passione» del fondatore, Mani: vi era oggetto di venerazione la cattedra ...
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Autore (m. prima del 378) di un'opera contro i manichei, in 4 libri (conservata tutta in versione siriaca; parte in greco) e di alcune omelie su Luca (frammenti).
Romano, successe a Siricio il 26 nov. 399. Scoprì a Roma eretici manichei e condannò gli scritti di Origene prendendo posizione contro Rufino nella polemica tra quest'ultimo e S. Gerolamo. Morì il 19 dic. 401 e fu sepolto nel cimitero di s....