naib
naìb (ant. naìbo) s. m. [dal tigrino e amarico naìb, che è dall’arabo nā’ib «vicario, luogotenente» (dal plur. nuwwāb l’ital. nababbo]. – Titolo ereditario in una famiglia di Balau, in Eritrea, [...] che dalla seconda metà del sec. 17° amministrò per conto dei Turchi la zona del Samhar, presso Massaua, fino all’occupazione italiana del 1890. ...
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u, U
s. f. o m. (radd. sint.). – Ventesima lettera dell’alfabeto latino, che ha con la lettera V la stessa origine dall’alfabeto fenicio, e anche una storia comune fino a tempi molto vicini ai nostri. [...] uosa, uovo), e all’interno di parola in mezzo a due vocali sillabiche, caso possibile solo in grecismi ed esotismi (euanto, Massaua). La u è sempre vocale: quando porta l’accento tonico, quando è seguita da consonante, quando è finale di parola, per ...
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tigre
tigrè agg. e s. m. e f. – Denominazione generica di un gruppo di popolazioni, etnicamente non omogenee, che vivono nell’Eritrea nord-orientale, da Massaua a sud fino al confine sudanese verso nord: [...] le genti, le tribù tigrè; la civiltà, l’economia tigrè; come sost., appartenente al gruppo tigrè: le tradizioni dei Tigrè. In partic., la lingua t., e come s. m. il tigrè, la lingua semitica, con numerosi ...
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eritreo
eritrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Erythraeus, gr. ᾿Ερυϑραῖος]. – Termine che, come agg., significa originariamente «rosso, rossiccio» (v. eritro-), e attribuito già anticamente come denominazione [...] Eritrea), nella quale erano stati amministrativamente riuniti i possedimenti già occupati dall’Italia, tra cui in partic. Assab e Massaua. Per estens., appartenente o relativo all’Eritrea (fauna, flora e.; le coste e., ecc.) e, come agg. e sost ...
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Città dell’Eritrea (23.100 ab. nel 2002), sul Mar Rosso, di fronte al gruppo delle Isole Dahlak, dalle quali la separa il Canale di Massaua. È situata all’estremità della Baia di Archico e sorge sulle due isolette madreporiche di Massaua e Taulud,...
Artigiano (Colleretto Parella 1831 - Massaua 1899); emigrato in Etiopia (1870), restò presso il negus Giovanni, che ne apprezzò l'abilità di artigiano e gli affidò fra l'altro la costruzione di chiese, di altari, e di un palazzo per sé a Macallè....