minaretominaréto (ant. minaré, mineré) s. m. [dal turco minārè, adattam. dell’arabo manāra «lanterna, faro», attrav. il fr. minaret, ant. mineret]. – Nel mondo musulmano, costruzione a forma di torre [...] di notevole sviluppo verticale, dalla quale il muezzin, in date ore del giorno, chiama i credenti musulmani alla preghiera; può trovarsi sia nei pressi della moschea, sia distaccato da essa e anche del ...
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madrasa
‹màdrasa› s. f., arabo [der. di darasa «studiare»] (pl. madāris). – Nome dato nei paesi musulmani alla scuola, e con sign. più ristretto agli istituti di istruzione media e superiore per le scienze [...] quali sono costruite delle celle d’abitazione; quando non era unita alla moschea, la madrasa aveva quasi sempre un proprio minareto, che fiancheggiava un portale molto elaborato. Il termine è noto anche nella forma turca medresè e magrebina mèdersa. ...
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mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa [...] Libero Mancuso mette subito le mani avanti: «Bisogna garantire la trasparenza». È l’ennesimo ostacolo verso la costruzione del nuovo minareto dopo l’azzeramento del primo progetto (quello di una mega-moschea di 6mila mq in via Del Commercio Associato ...
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logogrifo
(meno corretto logògrifo) s. m. [dal fr. logogriphe, comp. del gr. λογο- (v. logo-) e γρῖϕος «rete; discorso intricato; enigma»]. – Gioco enigmistico consistente nel formare da una parola madre [...] successivamente di una lettera). Oltre ai l. letterali, come gli esempî precedenti, si hanno l. sillabici, in cui le combinazioni vengono formate con sillabe dell’intero (per es., da dominatore le parole mito, nato, rena, minareto, donatore, ecc.). ...
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muezzin
mueżżìn (anche mueżżino) s. m. [dal turco müez-zin ‹müe∫∫ìn›, che è dall’arabo mu’ adhdhin «colui che pronuncia l’adhān (o invito alla preghiera)»]. – Persona addetta alla moschea, che dall’alto [...] del minareto modula secondo una cantilena la formula stabilita per chiamare i fedeli nelle ore dedicate alle cinque preghiere canoniche. ...
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Costruzione a sviluppo verticale dalla quale il muezzin invita alla preghiera i credenti musulmani. Il m., posto generalmente in prossimità della moschea, ha avuto forme diverse secondo i luoghi e i periodi artistici; le moschee più importanti...
Persona addetta alla moschea, che dal minareto modula secondo una cantilena la formula stabilita per chiamare i fedeli alle cinque preghiere canoniche e al servizio solenne del venerdì. Il primo m. fu Bilāl, compagno di Maometto.