minuettominüétto s. m. [dal fr. menuet, in origine agg. col sign. di «assai minuto» (der. di menu «minuto, piccolo», che è il lat. minutus: v. minuto1); così detto prob. per i brevi passi che gli sono [...] caratteristici]. – Danza di ritmo ternario, con movimento da moderato ad allegro, nata in Francia al principio del sec. 17°: d’uso dapprima popolare, trovò poi, fin dal tempo di Luigi XIV, grande favore ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] e. In alcune frasi, si fondono insieme i sign. a e d; per es.: battere il t.; a t. di valzer, di marcia, di minuetto; andare a t., seguire esattamente il movimento e il ritmo dovuti (e così, cantare, ballare a t.); al contr., non andare a t., andare ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] nel ballo: p. laterale, p. strisciato. Con valore collettivo, il movimento del ballo: andare a p. di danza; a p. di minuetto, di valzer, di tango, ecc. Per estens., nome di alcune danze: p. doppio (traduz. dello spagn. paso doble), tipo di danza ...
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accennare
v. tr. e intr. [der. di cenno] (io accénno, ecc.; come intr., aus. avere). – 1. a. Far cenno con la mano, col capo o col muover degli occhi per manifestare la propria volontà, per esprimere [...] . una melodia, un tema musicale, darne lo spunto, far sentire con la voce o con uno strumento il principio o altro passo della frase: accennò al piano una vecchia canzone, le note di un minuetto. ◆ Part. pass. accennato, anche come agg. (v. la voce). ...
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impromptu
‹ẽprõptü′› s. m., fr. [dalla locuz. lat. in promptu; v. impronto1]. – Improvvisazione letteraria, o, più spesso, musicale. In partic., nella storia della musica, il termine (tradotto in ital. [...] musicale, soprattutto pianistica, derivata dalla pratica dell’improvvisazione strumentale, che poteva assumere la forma del Lied, del minuetto, del tema con variazioni, dello scherzo o della sonata (tra i più celebri autori di impromptus vanno ...
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monaco2
mònaco2 s. m. e f. [dal fr. monaco ‹monakò›, con riferimento al principato di Monaco]. – 1. s. m., invar. Moneta d’argento, e poi anche di rame, coniata nei sec. 17° e 18°, con impresso lo stemma [...] voga in Francia dall’età della Rivoluzione, ma di origine prob. più antica, consistente in una specie di rondò che si ballava, in ritmo vivace, su un’aria in tempo di 2/4: sotto l’Impero si ballava il minuetto, o la monaco, o la gavotta (D’Annunzio). ...
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daccapo
(o 'da capo') avv. – 1. Di nuovo, da principio: siamo d. alle solite! Andare d., punto e d., o assol. daccapo, per indicare che nello scrivere, nel comporre a stampa, ecc., s’incomincia una riga [...] fine d’un brano musicale, prescrive la ripetizione integrale di questo, o anche, se accompagnata da espressa indicazione (d. c. il minuetto), di un altro brano anteriore. Aria col d. c., l’aria in tre strofe, l’ultima delle quali riproduce la prima. ...
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suite
〈sü̯ìt〉 s. f., fr. [propr., part. pass. femm. di suivre «seguire»]. – 1. Séguito, l’insieme delle persone che accompagnano un personaggio, o, in senso più ampio, successione di varî elementi analoghi [...] fino alla metà del sec. 18°; pezzi ad libitum sono invece il preludio (o ouverture, o toccata, ecc.), la gavotta o il minuetto o la bourrée, tra la sarabanda e la giga, e come conclusione la ciaccona o la passacaglia (o altre forme di variazione) o ...
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sonata
s. f. – 1. Forma oggi meno com. (anche se frequente in usi pop. o letter.) di suonata (v.) nelle accezioni generiche e negli usi figurati. 2. In musica, composizione strumentale, variamente modificatasi [...] opere da camera (trio, quartetto, quintetto), con un allegro iniziale come primo movimento, un adagio o andante come secondo, un minuetto (o scherzo) come terzo, e un finale-allegro (spesso in forma di rondò) come quarto movimento. Nel corso dell ...
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scherzo
schérzo s. m. [der. di scherzare]. – 1. a. L’atto, il fatto di scherzare, di parlare cioè o di fare qualcosa mostrando di volersi divertire e di non dare alle parole o alle cose il significato [...] musica da camera, di ritmo ternario (3/4), di andamento vivace e marcato, e di forma tripartita ABA; sostituisce il minuetto (con un andamento molto più rapido) a partire dall’inizio del sec. 19°, con Beethoven (che lo colloca eccezionalmente in ...
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Danza nata in Francia all’inizio del 17° sec., con ritmo ternario e misura in quarti e in ottavi. D’uso dapprima popolare, trovò poi grande favore nella società presso l’aristocrazia e nelle corti, fin dal tempo di Luigi XIV, grazie a G.B. Lulli....
Poeta (Venezia 1863 - ivi 1900). Lasciò graziosi componimenti in dialetto veneziano (Rime veneziane, 1884; Il minuetto, 1890) e poco fortunate pubblicazioni storiche.