magia
magìa s. f. [dal lat. tardo magīa, gr. μαγεία]. – In generale, pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura; è stata oggetto, [...] riti e pratiche mistiche e religiose. Nel Medioevo (dal sec. 12°) e nel Rinascimento, soprattutto per suggestione della tradizione neoplatonica, la magia torna a proporsi come forma di conoscenza, collegata con l’astrologia, che permette un rapporto ...
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quintessenza
quintessènza (meno com. quint’essènza, o 'quinta essènza') s. f. [dal lat. mediev. quinta essentia, calco del gr. πέμπτη οὐσία o πέμπτον στοιχεῖον, rispettivam. «quinta essenza», «quinto [...] di vita e di moto, ora intermedio tra anima e corpo, ora assimilato al «fuoco» stoico o all’«anima del mondo» neoplatonica. Nella fisica di Aristotele i corpi celesti (sopra la sfera della luna) sono costituiti da una q. essenza (o q. elemento ...
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ascetica
ascètica s. f. [dall’agg. ascetico]. – Particolare educazione spirituale dell’uomo (e la teoria relativa), tendente a condurlo alle più alte forme di perfezione morale e religiosa: a. buddista, [...] neoplatonica, ecc.; nell’ambito della spiritualità cristiana, la dottrina della perfetta vita cristiana e dei mezzi per raggiungerla. ...
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negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella [...] l’Uno o Dio come coincidenza degli opposti in una «tenebra luminosa» o «dotta ignoranza». La teologia negativa, di origine neoplatonica, si afferma pienamente nella riflessione cristiana con lo Pseudo-Dionigi l’Areopagita (5°-6° sec. d.C.). 2 ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti [...] o i miti: l’antica t. persiana, indiana; la t. greca (la t. stoica, neoplatonica). In senso più ristretto, nella tradizione religiosa cristiana, speculazione teorica e dottrina sistematica intorno a Dio, al dato rivelato e alla realtà della fede ...
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pergameno
pergamèno agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Pergamenus]. – 1. agg. Di Pèrgamo (lat. Pergămum, gr. Πέργαμον), antica città dell’Asia Minore, capitale del regno degli Attalidi e grande centro della [...] dominò la dottrina dell’anomalia e che ebbe per maestro Cratete di Mallo (2° sec. a. C.); una scuola di filosofia neoplatonica, fondata nel 4° sec. d. C. da Edesio di Cappadocia, allievo di Giamblico, che ebbe come tipico rappresentante l’imperatore ...
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teosofia
teoṡofìa s. f. [dal gr. tardo ϑεοσοϕία, comp. di ϑεο- «teo-» e σοϕία «sapienza»]. – 1. Conoscenza delle realtà divine, ottenute per rivelazione della divinità stessa. Il termine, che con questa [...] accezione appartiene alla tradizione neoplatonica greca, è stato ripreso, soprattutto nel sec. 17°, per indicare le dottrine filosofico-religiose che si richiamano a una saggezza o gnosi superiore provenienti da Dio. 2. La dottrina proclamata dalla ...
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eone
eóne s. m. [dal lat. tardo aeon -onis, gr. αἰών -ῶνος, propr. «età, periodo», dalla stessa radice da cui il lat. aevum]. – 1. Presso gli antichi Greci, il tempo in senso assoluto, adorato come una [...] , o anche come un vecchio barbato con la ruota zodiacale nella destra. 2. Nella dottrina gnostica e neoplatonica, ciascuno dei numerosi esseri spirituali procedenti per emanazione dal Principio supremo, e concepiti come intermediarî, gerarchicamente ...
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microcosmo
microcòsmo s. m. [dal lat. tardo microcosmus, comp. del gr. μικρός «piccolo» e κόσμος «mondo»]. – 1. a. Propriam., piccolo mondo; nella filosofia antica (soprattutto stoica e neoplatonica), [...] e di qui nel Medioevo e nel Rinascimento, l’uomo in quanto sintesi e rispecchiamento dell’universo (macrocosmo). b. estens. In fisica, il mondo microscopico, con particolare riferimento ai sistemi atomici ...
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teurgia
teurgìa s. f. [dal gr. ϑεουργία, comp. di ϑεός «dio» e ἔργον «opera, attività»; lat. tardo, eccles., theurgĭa]. – Termine usato nella tarda filosofia neoplatonica (soprattutto da Porfirio, nel [...] 3° sec. d. C., e da Giamblico, nel 3°-4° sec.) per indicare l’arte di costruire statue e immagini capaci di attrarre la presenza in esse degli dei, e, più in generale, il complesso di riti e di tecniche ...
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Filosofo della scuola neoplatonica di Pergamo (sec. 4º d. C.). Resta di lui l'operetta De diis et mundo, ispirata alle dottrine di Plotino e di Porfirio e scritta probabilmente per appoggiare Giuliano l'Apostata nella sua lotta contro il cristianesimo.
Filosofo della scuola neoplatonica di Alessandria, dove insegnò dal 420 circa d. C. in poi. Il sistema di I., rifiutando le complicate gerarchie d'ipostasi plotiniane e postplotiniane, torna a una sintesi di elementi platonici, peripatetici...