omertaomertà s. f. [variante napol. di umiltà, dalla «società dell’umiltà», nome con cui fu anche indicata la camorra per il fatto che i suoi affiliati dovevano sottostare a un capo e a determinate [...] da timore di rappresaglie), consiste nell’astenersi volutamente da accuse, denunce, testimonianze, o anche da qualsiasi giudizio nei confronti di una determinata persona o situazione: tutti sapevano, ma nessuno osò infrangere il muro dell’omertà. ...
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omertosoomertóso agg. [der. di omertà]. – Di omertà, che rivela omertà o ne deriva: comportamento o., complicità o.; mostrarsi omertoso. ...
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mafioso
mafióso agg. e s. m. (f. -a) [der. di mafia]. – 1. a. Che appartiene alla mafia o ne ha i caratteri: cosche m.; metodi m.; intimidazioni mafiose. Associazione di tipo m., ipotesi di delitto associativo, [...] di intimidazione del vincolo associativo per perseguire scopi illeciti. Come sost., affiliato alla mafia: il m. obbedisce alla legge dell’omertà. b. estens. Che, o chi, al potere della legge tende a sostituire il potere o l’autorità o il prestigio ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] s’impegnano formalmente di sottostare o che impongono ad altri di accettare: le l. della malavita; la l. del silenzio (v. omertà); fig., e in senso più ampio, la l. della giungla, sistema di rapporti che vige in ambienti sociali in cui domina la ...
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mafia
màfia (meno com. màffia) s. f. [voce sicil., di etimo incerto]. – 1. Termine con cui si designa il complesso di piccole associazioni criminose (dette cosche), segrete, a carattere iniziatico, rette [...] dalla legge dell’omertà e regolate da complessi riti che richiamano quelli delle compagnie d’arme dei signori feudali, delle ronde delle corporazioni artigiane, ecc., sviluppatesi in Sicilia (spec. occidentale) nel sec. 19°, soprattutto dopo la ...
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mafiosita
mafiosità s. f. [der. di mafioso]. – L’esser mafioso, cioè affiliato alla mafia; rapporto di omertà esistente fra i mafiosi: spirito di m.; atteggiamento, comportamento mafioso. ...
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crosta
cròsta s. f. [lat. crŭsta; l’uso fig. di cui al n. 1 e è un calco del fr. croûte]. – 1. Qualunque superficie indurita che si formi per effetto naturale, o sotto l’azione del calore, o per altri [...] : non è stato facile attraversare la c. d’insensibilità che avvolge il suo cuore; una c. di complicità, di omertà che non sarà possibile rompere. 3. Strato di pelle animale (quello meno pregiato) ottenuto dividendo con apposite macchine una pelle ...
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birichino
s. m. e agg. [voce emiliana, prob. affine a briccone]. – 1. a. s. m. (f. -a) Bambino vivace e impertinente, soprattutto in quanto manifesta tale suo carattere nelle parole o negli atti: Non [...] del sec. 18° erano così chiamati a Bologna gruppi di malviventi, designati dal nome delle contrade, tra i quali vigeva una stretta omertà; consegnavano quanto riuscivano a rapinare a un capo, il quale ne disponeva a comune profitto. ◆ Dim., non com ...
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incaprettare
v. tr. [der. di capretto; cfr. accaprettare] (io incaprétto, ecc.). – Propr., legare come un capretto; il verbo è stato adoperato soprattutto con riferimento a una crudele tecnica di «sevizia» [...] (incaprettamento) adottata dalla mafia verso chi ha mancato alle sue leggi di fedeltà o di omertà, consistente nel legargli mani e piedi dietro alla schiena facendo passare la corda attorno al collo, così che il condannato muoia per strangolamento ...
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sgarro1
sgarro1 s. m. [der. di sgarrare1]. – Il fatto di sgarrare, di mancare cioè di esattezza e d’impegno sul lavoro, o anche di venire meno sul piano della correttezza morale: il capufficio, quanto [...] . In partic., nel linguaggio della malavita, grave offesa arrecata a una famiglia mafiosa o camorristica, o al suo capo, venendo meno ai doveri di obbedienza e di omertà: è stato eliminato perché ha commesso un grave s., estorcendo denari in proprio. ...
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OMERTÀ
Raffaele Corso
. Parola siciliana, da omu. Indica quella legge isolana, non scritta, che obbligava a non rivelare il nome del reo e a non denunciarlo, lasciando la vendetta strettamente all'offeso: una specie di punto d'onore che portava...
Complesso di organizzazioni criminali sorte in Sicilia nel 19° sec., diffuse su base territoriale, rette dalla legge dell’omertà e strutturate gerarchicamente.
La m. nacque come braccio armato della nobiltà feudale per la repressione delle...