parsi
agg. e s. m. [dal pers. pārsī «persiano»]. – Relativo o appartenente ai Parsi, comunità zoroastriana dell’India, discendente dagli zoroastriani di Persia ivi immigrati fin dal sec. 8° d. C., in [...] seguito all’invasione araba e alla islamizzazione della loro patria: tutte le tavole sono occupate: funzionari inglesi, commercianti parsi, dignitari afgani (Gozzano). ...
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parsismo
s. m. [der. del nome dei Parsi (v. parsi)]. – Nome dato modernamente alla religione professata dai Parsi, caratterizzata da un’estrema fedeltà alla tradizione dello zoroastrismo quale fu praticato [...] e inteso in Persia al tempo della dinastia dei Sasànidi (226-640 d. C.) ...
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petraia
petràia s. f. – Variante di pietraia, di uso più letter.: Ombra non lì è né segno che si paia: Parsi la ripa e parsi la via schietta Col livido color de la petraia (Dante); vidi l’ombra vasta [...] Palpitar su la torrida petraia (D’Annunzio) ...
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empatizzare v. intr. 1. In psicologia, provare empatia. 2. Per estensione, nella lingua corrente, sentire la condizione altrui come se fosse la propria; immedesimarsi. ◆ Il Vogliolo [Giuliano V., autore [...] da capire è che davvero l'amico empatizza, ovvero entra nei panni dell'altro, fa il tifo per l'altro. (Maria Rita Parsi, intervistata da Daniela Daniele, Stampa, 26 febbraio 2005, p. 14, Società) • Mastandrea ha la faccia da cane bastonato fin dalla ...
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dedollarizzare (de-dollarizzare) v. tr. Eliminare il dollaro dalle transazioni economiche e finanziarie internazionali. ♦ Il presidente della Banca centrale Serghej Dubinin ha sostenuto fra l'altro che [...] Brics: de-dollarizzare il mondo. (Manifesto.it, 23 agosto 2023, Internazionale) • "Si è parlato molto – prosegue Parsi [Vittorio Emanuele P., professore di Relazioni Internazionali dell'Università Cattolica di Milano] – di dedollarizzare l’economia ...
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gujarati
gujarātī ‹ġuǧaràatii› agg. e s. f., sanscr. – Lingua aria parlata attualmente nel Gujarat, stato federale dell’Unione Indiana, da circa 20 milioni di persone, e usata, come lingua comune, anche [...] dai Parsi dell’India e dagli Indiani dell’Africa orientale e meridionale. ...
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torre
tórre s. f. [lat. tŭrris, con molta probabilità da collegare con il gr. τύρρις, variante di τύρσις «torre», parola che potrebbe essere stata importata dall’Asia Minore dagli Etruschi, chiamati [...] del silenzio: nome dato in etnologia a una forma tipica di sepoltura per esposizione in uso presso la comunità zoroastriana dei Parsi (v. sopraelevazione), nota anche con il nome persiano di dakhmah. 8. Pezzo del gioco degli scacchi che raffigura una ...
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post-unipolare
agg. Successivo all’aggregazione degli equilibri politici mondiali attorno a un solo polo. ◆ La crisi mediorientale ha distratto Washington da guardare altrove, dove nei prossimi anni [...] esserlo anche per l’affermazione della Cina come candidato principale alla ridefinizione del mondo post-unipolare. (Vittorio E. Parsi, Avvenire, 30 dicembre 2007, p. 15, Agorà Domenica).
Derivato dall’agg. unipolare con l’aggiunta del prefisso post ...
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sopraelevazione
sopraelevazióne (o soprelevazióne) s. f. [der. di sopr(a)elevare]. – 1. L’azione di sopraelevare, il fatto di venire sopraelevato: cedere, comprare i diritti di s. di un immobile; ottenere [...] alla voracità degli avvoltoi su piattaforme elevate. Sono caratteristiche tipiche le cosiddette torri del silenzio, erette dai Parsi, seguaci dello zoroastrismo, isolate dall’abitato, costruite in pietra e coperte da una piattaforma circolare a ...
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adultizzare
v. tr. Rendere adulto, far diventare precocemente adulto. ◆ il ministro [Livia] Turco nella sua relazione si sofferma appunto su una società che «adultizza» i più piccoli in modo precoce, [...] mamme, papà, nonni e tate che si ritrovano a vivere acquisti o vestizione come un altro piccolo dramma da risolvere. Maria Rita Parsi, psicoterapeuta infantile, non ha dubbi che siamo a un altro paragrafo di «chi la fa l’aspetti». «È una società che ...
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Appartenenti alla comunità zoroastriana di Persia, emigrata in India nell’8° sec., dopo l’invasione arabo-islamica. I particolari storici di tale emigrazione sono poco noti, ma sembra attestata la loro diffusione soprattutto nel Gujarat dal...
NERYOSANGH
. Zoroastriano d'India (pārsī), vissuto intorno al 1200 d. C., e noto per avere tradotto in sanscrito varie opere pehleviche di esegesi avestica, soprattutto un commento della Yasna (v. avesta). A lui è attribuita anche una versione...