pappataci
s. m. [comp. imperativale di pappare e tacere; propr. «mangia e taci!»]. – 1. non com. Chi, per amore di quieto vivere, o per pusillanimità, pensa a mangiare e a fare i proprî interessi senza [...] reagire a umiliazioni e sim.; in partic., chi, per vile tornaconto, tollera situazioni umilianti (per es., un marito che permetta, per trarne vantaggio, le infedeltà della moglie). 2. a. Nome comune di ...
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febbre
fèbbre (ant. fèbre) s. f. [lat. fĕbris]. – 1. Aumento della temperatura corporea al disopra della norma (cioè in genere sopra i valori considerati normali di 36,5-37 °C), dovuto a cause morbose [...] , è nome, nell’uso corrente e talora anche nel linguaggio medico, di alcune malattie: f. da fieno, la pollinosi; f. da pappataci o dei tre giorni (v. pappataci, n. 2 a); f. gialla (v. giallo, n. 2 b); f. reumatica (v. reumatico, n. 1); f. terzana, o ...
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malattia
malattìa s. f. [der. di malato1]. – 1. a. Condizione abnorme e insolita di un organismo vivente, animale o vegetale, caratterizzata da disturbi funzionali, da alterazioni o lesioni – osservabili [...] anatomisti, m. dei palombari, m. emolitica del neonato), il tempo di durata (m. dei tre giorni o febbre dei pappataci: v. pappataci); oppure il medico o lo scienziato che scoprirono o studiarono la malattia stessa (m., o morbo, di Basedow; m., o ...
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estivo
agg. [dal lat. aestivus, der. di aestus -us «calore, estate»]. – 1. Dell’estate: stagione e., periodo e.; orario e.; giorni e., mesi e.; che è proprio dell’estate: un caldo e.; i temporali e.; [...] lo stesso che campo scuola. 2. Con usi specifici: a. In medicina, febbre e., sinon. di febbre da pappataci (v. pappataci); febbre estivo-autunnale, tipo di infezione malarica, detta anche terzana maligna, determinata da una varietà (Laverania praecox ...
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tre
〈tré〉 agg. num. card. [lat. trēs], invar. (radd. sint.). – 1. a. Il numero intero che, nella successione dei numeri naturali, segue immediatamente al due, e il segno che lo rappresenta (in cifre [...] moschettieri; febbre o malattia dei tre giorni, altro nome, con riferimento alla sua durata media, della febbre da pappataci (v. pappataci); in denominazioni geografiche: Passo Tre Croci; Pizzo dei Tre Signori; le Tre Cime di Lavaredo. Riferito a un ...
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ploiaria
ploiària s. f. [lat. scient. Ploiaria, dal gr. πλοιάριον «navicella»]. – Genere di insetti emitteri eterotteri, comuni nelle zone calde all’ingresso di grotte o in abitazioni di campagna, dove [...] cacciano moscerini, pappataci e altri insetti: hanno forme gracili, allungate, con antenne sottilissime, e zampe estremamente lunghe e sottili, di cui le anteriori raptatorie, atte cioè ad afferrare la preda. ...
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leishmania
leishmània ‹lei∫m-› s. f. [lat. scient. Leishmania, dal nome del medico scozz. W. B. Leishman (1865-1926)]. – In zoologia, genere di protozoi flagellati tripanosomatidi, che, in uno stadio [...] può però svilupparsi in coltura, assumendo la forma di leptomonade); si riproducono per scissione e si trasmettono attraverso la puntura di insetti ematofagi (per es., i pappataci), nel cui organismo si compie la fase successiva del loro sviluppo. ...
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leishmaniosi
leishmaniòṡi ‹lei∫m-› s. f. [der. del nome del genere Leishmania (v. la voce prec.), col suff. medico -osi]. – Gruppo di malattie infettive febbrili dovute a protozoi del genere Leishmania, [...] L. mexicana e L. peruviana; la l. viscerale, detta anche kala-azar, dovuta a Leishmania donovani, L. infantum e L. chagasi, trasmessa da punture di pappataci, che invade le cellule endoteliali, soprattutto della milza, del fegato e del midollo osseo. ...
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nematoceri
nematòceri s. m. pl. [lat. scient. Nematocera, comp. di nemato- e di -cera nel sign. di «antenne» (v. -cero)]. – Sottordine di insetti ditteri caratterizzati da antenne lunghe, a molti articoli, [...] larve con capo bene sviluppato, e pupe libere; vi appartengono zanzare, pappataci, simulidi, ecc. ...
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pinzare
v. tr. [voce onomatopeica (affine a pizzicare), forse con influenza del fr. pincer, anch’esso di origine onomatopeica], region. e fam. – 1. Pungere, punzecchiare, riferito a insetti: mi ha pinzato [...] una vespa, una zanzara, un pappataci; meno com., pizzicare col becco, beccare: il cardellino veniva a posarsi sulla spalla dell’uno o dell’altra e si metteva a pinzar loro il collo grinzoso o il lobo dell’orecchio (Pirandello). 2. Afferrare, ...
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Zoologia
Nome comune degli Insetti Ditteri Nematoceri Psicodidi rappresentanti del genere Phlebotomus (o Lutzomyia, in altre classificazioni). Piccoli, cosmopoliti, con abitudini notturne o crepuscolari, hanno apparato boccale pungente-succhiatore,...
Malattia febbrile acuta, il cui agente è ancora ignoto; essa dura tre giorni, ed è diffusa dalla femmina del Phlebotomus papatasii Scopoli, 1786.
Si può incontrare in tutti i paesi meridionali del bacino del Mediterraneo, in India, in Egitto,...