exocataceli
exocatacèli ‹eġ∫-› s. m. pl. [dal lat. mediev. exocatacoeli, traslitt. del gr. ἐξοκατάκοιλοι, di etimo incerto]. – Funzionarî dell’antico consiglio del patriarcadiCostantinopoli, i quali [...] avevano le loro sedi fuori del palazzo del patriarca, godevano della giurisdizione arcidiaconale e svolgevano importanti funzioni nel governo della Chiesa (economo, ispettore, gran cancelliere, ecc.). ...
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arseniano
agg. – Scisma a. o autoriano, lo scisma dei seguaci del patriarcadiCostantinopoli Arsenio Autoriano († 1273), durato fino al 1315. ...
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foziano
agg. – Relativo a Fozio, patriarcadiCostantinopoli (9° sec.), e alle sue dottrine teologiche; scisma f., quello verificatosi fra la Chiesa greca e la Chiesa latina, causato dall’inserimento, [...] nel Credo niceno-costantinopolitano, della clausola Filioque dopo le parole ex Patre (per cui si affermava che lo Spirito Santo procede non soltanto «dal Padre» ma anche «dal Figlio») ...
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eutimiani
s. m. pl. – I seguaci del patriarca Eutìmio diCostantinopoli (c. 834-917), la cui deposizione da parte dell’imperatore Alessandro, nel 912, originò uno scisma durato sino alla fine del sec. [...] 10° ...
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autocefalia
autocefalìa s. f. [der. di autocefalo]. – Caratteristica delle Chiese orientali scismatiche che si governano da sé, rivendicando la propria indipendenza sia dal sommo pontefice sia dal patriarca [...] diCostantinopoli. ...
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melchita
s. m. [dall’arabo malakī (traduz. del gr. βασιλικός) «imperiale», nome dato nella seconda metà del sec. 5° dai monofisiti d’Egitto agli ortodossi] (pl. -i). – Termine che designa i cattolici [...] rito bizantino, ma di lingua araba, dei patriarcatidi Antiochia, Gerusalemme e Alessandria, i quali, cattolici in origine, si staccarono dalla Chiesa romana dopo lo scisma (1054) di Michele Cerulario, patriarcadiCostantinopoli, per ritornarvi, in ...
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nestorianesimo
nestorianéṡimo (o nestorianismo) s. m. – La dottrina cristologica della scuola catechetica di Antiochia in Siria (in partic. di Diodoro di Tarso, Teodoro di Mopsuestia e Teodoreto di Ciro), [...] che prende nome da Nestorio, patriarcadiCostantinopoli, e condannata come eretica dal concilio di Efeso nel 431: sosteneva che l’unione in Cristo della natura divina e della natura umana non fosse una vera unione ipostatica, ma piuttosto una unione ...
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lettera
lèttera (o léttera) s. f. [lat. lĭttĕra; come sinon. di epistŭla il latino adoperava il pl. littĕrae; cfr. il gr. γράμμα, pl. γράμματα, nei due sign]. – 1. a. Ciascuno dei segni con cui si rappresentano [...] 3. fig. a. Nell’uso ant., il contenuto di uno scritto, ossia il testo, o un passo di fede che il neoeletto patriarcadiCostantinopoli era tenuto a inviare agli altri patriarchi, spec. al pontefice di Roma, come segno di unità e di riconoscimento di ...
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scisma
(ant. scìsmate) s. m. [dal lat. tardo schisma, che è il gr. σχίσμα, der. di σχίζω «dividere»] (pl. -i). – 1. Separazione di un gruppo di fedeli dal corpo della Chiesa cattolica, per ribellione [...] (detto anche greco o bizantino), la separazione verificatasi fra la Chiesa romana di lingua e rito latino e il PatriarcatodiCostantinopoli, dopo il 1054, per contrasti fra il patriarca e il papa Leone IX; sc. d’Occidente (o grande sc.), quello ...
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Patriarca di Costantinopoli (notizie dal 552; m. Costantinopoli 582); successo a Mena, favorì la politica dell'imperatore Giustiniano tendente alla condanna dei Tre capitoli. Cadde poi in disgrazia per essersi rifiutato di avallare la condanna...
Patriarca di Costantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera a corte, divenendo primo segretario della...