peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] paradiso terrestre, come luogo di giustizia e di pace, e l’infelicità, il dolore e la morte per l’uomo; la nozione di peccato originale assume importanza decisiva nelle lettere di s. Paolo (in partic. Rom. 5, 12-21; 1 Cor. 15, 21 segg.) che ha visto ...
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peccato
1. MAPPA In ambito religioso, il PECCATO è la trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina; il termine assume poi significati specifici diversi a seconda delle varie [...] tu: p.!).
Parole, espressioni e modi di dire
peccato capitale
peccato di gioventù
peccato mortale
peccato originale
peccato veniale
Proverbi
chi è senza peccato scagli la prima pietra
si dice il peccato ma non il peccatore
Citazione
E poi non c’è ...
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peccare
v. intr. [lat. peccare, di origine incerta] (io pècco, tu pècchi, ecc.; aus. avere). – 1. Commettere peccato: p. mortalmente, venialmente, commettere peccato mortale, veniale; p. di gola, di [...] nella regia. ◆ Part. pres. peccante, anche come agg. e sost., non com., che, o chi, commette peccato o, più genericam., una colpa; nell’antica medicina fu usato con riferimento a umori che si ritenevano causa di malattia (lat. humores peccantes o ...
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mortale
agg. e s. m. [dal lat. mortalis, der. di mors mortis «morte»]. – 1. a. agg. Che è soggetto a morte: gli uomini sono m.; il corpo è m., l’anima è immortale; le spoglie m., il corpo, il cadavere; [...] (Manzoni). 3. agg. Con riferimento alla morte dell’anima, cioè alla perdita dello stato di grazia, peccato m., nella teologia cattolica, il peccato che, per il volontario volgersi dell’uomo verso un bene caduco, considerato come bene ultimo in luogo ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), [...] ampio, fare penitenza, espiare i proprî errori, ravvedersi, fare ammenda di una colpa, e sim.; prov., chi ha fatto il peccato, faccia la p., ne sconti le conseguenze. Per estens., le pene che soffrono le anime del purgatorio: e ancor non sarebbe ...
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originale
agg. e s. m. [dal lat. tardo originalis, der. di origo -gĭnis «origine»]. – 1. agg. a. ant. Originario: i cittadini o. di Firenze; usanze o. di un luogo, proprie di esso, non importate, non [...] a tutti gli uomini da Adamo ed Eva, che si contrae all’origine, cioè alla nascita, in contrapp. al peccato attuale (v. peccato). Analogam., vizio, difetto o., che una persona o una cosa ha fin dalla nascita, dalla costruzione, e appartiene perciò ...
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peccadiglio
peccadìglio (o peccatìglio) s. m. [dallo spagn. pecadillo, dim. di pecado «peccato»], ant. – Peccatuccio; peccato, o anche colpa, errore, difetto di lieve entità; talora iron.: ritornò al [...] a dire che s’era dimenticato d’uno peccadïglio, e questo era di non credere in Dio (Caro); Hegel, il cui peccato o peccatiglio di conservatorismo sociale ... ha avuto risalto dalla grandezza stessa della sua figura di filosofo e storico (B. Croce). ...
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colpa
cólpa s. f. [lat. cŭlpa]. – 1. a. In genere, ogni azione o omissione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale, o che per qualsiasi motivo è riprovevole o dannosa; [...] conto, sensazione di rimorso: sono arrivato in ritardo e con un gran senso di c. per la loro lunga attesa. b. In partic., peccato nel senso teologico: Per la dannosa c. de la gola, Come tu vedi, a la pioggia mi fiacco (Dante); confessare le proprie c ...
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attuale
attüale agg. [dal lat. tardo actualis, der. di actus -us «atto2»; nel sign. 1 c ricalca il fr. actuel]. – 1. a. In filosofia (per lo più in contrapp. a potenziale, talora a virtuale, possibile, [...] a., l’atto in sé di una colpa e, con altro senso (in contrapp. a peccato originale), qualsiasi peccato commesso in questa vita. c. Nel linguaggio com., che si riferisce al momento presente: la situazione a., la politica a.; anche, di scrittore ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio [...] , ecc. In partic., nella teologia cristiana si distingue la condizione dell’uomo prima del peccato originale (s. d’innocenza), quella dopo il peccato e prima dell’incarnazione del Figlio di Dio, e quella successiva all’incarnazione, che ha redento ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...