pelagiano
agg. e s. m. (f. -a). – Di Pelagio, conforme alle dottrine di Pelagio (v. la voce prec.). Come sost., seguace di Pelagio e del movimento ereticale che a lui fa capo. ...
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pelagianismo
(o pelagianéṡimo) s. m. [der. di pelagiano]. – Il complesso di dottrine, e il movimento che ne fu portatore, facente capo al monaco bretone Pelagio (c. 354 - c. 427): accentuando la libertà [...] umana e il positivo valore della natura dell’uomo – capace da solo di seguire i precetti evangelici fino alla piena perfezione con il solo aiuto della fede e del battesimo – il pelagianismo veniva a limitare ...
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semipelagianismo
(o semipelagianéṡimo) s. m. [comp. di semi- e pelagianismo (o pelagianesimo)]. – Nella storia della Chiesa, corrente teologica sviluppatasi, soprattutto nella Gallia meridionale, nel [...] gratuità della salvezza, e pur non negando la necessità della grazia, ammetteva tuttavia che l’uomo può cominciare, senza la grazia, l’opera della conversione e salvezza, riprendendo così in forma attenuata alcune tesi del monaco bretone Pelagio. ...
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Monaco bretone (n. in Inghilterra 354 circa - m. forse presso Alessandria 427 circa); fu sullo scorcio del sec. 4º (forse attorno al 384) a Roma, che abbandonò (410: sacco di Alarico) con il monaco e discepolo Celestio; rifugiatisi in Africa...
Re delle Asturie (m. Cangas 737). Di stirpe visigotica o di famiglia ispano-romana; dopo la sconfitta di Guadalete (711), fu eletto capo dei Visigoti rifugiatisi sulle montagne delle Asturie. Riuscì (718) a battere gli Arabi a Covadonga, vittoria...