pelagopèlago s. m. [dal lat. pelăgus, gr. πέλαγος «mare»] (pl. -ghi), letter. – 1. Mare; vasta e profonda distesa d’acqua: come quei che con lena affannata, Uscito fuor del p. a la riva, Si volge a [...] e fastidiose dalle quali è difficile liberarsi: mettersi, cacciarsi in un p. di guai (cfr. impelagarsi); assol.: in che pelago mi trovo!; più semplicem., quantità stragrande di cose di qualsiasi genere: in questo p. di notizie e notiziole c’è da ...
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impelagarsi
v. rifl. [der. di pelago] (io m’impèlago, tu t’impèlaghi, ecc.). – Mettersi in un pelago, nel senso fig. della parola, cioè cacciarsi in faccende lunghe o imbrogliate, in difficoltà da cui [...] è difficile uscire, e sim.: s’è impelagato in quella lite che non si risolverà mai; impelagarsi in un mare di guai, nei debiti, in un brutto affare ...
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ingolfarsi
v. intr. pron. [der. di golfo] (io m’ingólfo, ecc.). – 1. a. non com. Del mare, spingersi, internarsi dentro la terra formando un golfo: in quel tratto di costa, il mare s’ingolfa profondamente. [...] ., anche mettersi in alto mare: Or entra [la nave] ne lo stretto e passa il corto Varco, e s’ingolfa in pelago infinito (T. Tasso). b. letter. Addentrarsi, penetrare in luogo stretto: il funebre vento di quelle montagne infradiciate si ingolfava nel ...
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lena
léna s. f. [der. dell’ant. alenare «anelare», da cui anche l’ant. alena; cfr. fr. haleine]. – 1. Respiro, fiato, spec. in quanto si accelera o si rallenta nella fatica, nella corsa e sim.: come [...] quei che con l. affannata, Uscito fuor del pelago a la riva ... (Dante); correre, fuggire a tutta l., con tutto il proprio fiato e quindi anche con tutte le proprie forze. Ant., senza l., senza sosta, senza tregua, incessantemente (quasi a dire « ...
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smarrito
agg. [part. pass. di smarrire]. – 1. Che non si ha più, che si è perduto e non si è ancora ritrovato: ufficio oggetti s.; cani s.; la pecora s., nel noto passo del Vangelo di Luca (15, 3-6) [...] che precede la parabola del figliuol prodigo; Non vi mettete in pelago, ché forse, Perdendo me, rimarreste smarriti (Dante). Non com., come sinon. di sperduto, per indicare cosa che si sperde, che non si distingue tra altre: di qua lago, chiuso all’ ...
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guatare
v. tr. [dal germ. wahten, cfr. ted. Wacht «guardia»], letter. – 1. Guardare con fissità o con intenzione, mostrando uno stato d’animo particolare, quale paura, sospetto, stupore, curiosità, interesse [...] e sim.: come quei che con lena affannata, Uscito fuor del pelago a la riva, Si volge a l’acqua perigliosa e guata (Dante); avendolo più volte Lisabetta guatato, avvenne che egli le incominciò stranamente a piacere (Boccaccio); Ben si conosce al vólto ...
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palaia2
palàia2 s. f. [dal catal. palaya, che è il lat. tardo pelaica, der. del gr. πελαγικός «del pelago, marino»]. – Nome della sogliola, in molti dialetti dell’Italia meridionale. ...
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pelagicopelàgico agg. [dal lat. pelagĭcus, gr. πελαγικός, der. di πέλαγος «mare»] (pl. m. -ci). – 1. Del pelago, cioè del mare aperto: zona p., o dominio p., o distretto p., in oceanografia, la regione [...] fini, da depositi calcarei e silicei, di origine planctonica e chimica. 3. In zoologia, fauna p., la fauna marina o lacustre costituita dagli abitatori del dominio pelagico, che per tutta la vita o per un periodo di essa vivono nelle acque aperte. ...
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interminato
agg. [dal lat. interminatus, comp. di in-2 e part. pass. di terminare «limitare, definire»], letter. – 1. Che non ha termini, che si estende infinitamente: interminati Spazi ..., e sovrumani [...] Silenzi, e profondissima quiete Io nel pensier mi fingo (Leopardi); Da i. pelago vegnenti (Tommaseo). 2. ant. Indeterminato. ...
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periglioso
periglióso agg. [der. di periglio], ant. o letter. – Pericoloso, pieno di pericoli e di rischi: come quei che ... Uscito fuor del pelago a la riva, Si volge a l’acqua perigliosa e guata (Dante); [...] ben vedi omai ... quanto all’alma Bisogna ir lieve al periglioso varco (Petrarca), al momento della morte, inteso dal poeta come un passaggio pericoloso, o perché mette alla prova il comportamento dell’uomo ...
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Comune della prov. di Firenze (54,8 km2 con 7497 ab. nel 2008), situato nel Valdarno di Sopra, tra Pontassieve e Vallombrosa, a 309 m s.l.m. Attività industriali nei settori cementiero, tessile e meccanico. Località di villeggiatura estiva.
pelago
Antonio Lanci
Il latinismo, nel senso proprio di " mare profondo ", è usato in due similitudini della Commedia: If I 23 quei che... / uscito fuor del pelago a la riva, si volge a l'acqua perigliosa, " espressione passata in sentenza:...