pitagoricopitagòrico agg. e s. m. [dal lat. Pythagorĭcus, gr. Πυϑαγορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pitagora, conforme alla dottrina di Pitagora, cioè al pitagorismo (v.): filosofia, dottrina, sistema, [...] 10 righe e a 10 colonne, che contiene i prodotti dei numeri dall’1 al 10. 2. s. m. Seguace, discepolo di Pitagora. Negli scritti di Galileo, il termine è spesso usato nel sign. di sostenitore del moto della Terra intorno al Sole immobile (in contrapp ...
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pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei [...] che regge il tutto e da cui l’anima umana, immortale, è partecipe (molte dottrine pitagoriche sono vicine alla tradizione orfica). Nella scuola pitagorica grande sviluppo hanno anche avuto gli studî astronomici che, in Filolao e Iceta, giungono a ...
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ipse dixit
〈... dìksit〉 locuz. lat. (propr. «l’ha detto egli stesso»). – Formula latina con cui ci si richiama all’autorità indiscussa di qualcuno: usata dapprima dai pitagorici (gr. ἀυτός ἔϕα) nei confronti [...] di Pitagora, ripresa poi nel medioevo con riferimento ad Aristotele, negli ambienti ove egli era considerato come suprema autorità nella filosofia e nella scienza, oggi, in relazione al ripudio del principio di autorità, è assunta polemicamente come ...
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geometria
geometrìa s. f. [dal lat. geometrĭa, gr. γεωμετρία, comp. di γῆ «terra» (v. geo-) e -μετρία «misurazione» (v. -metria)]. – 1. In senso ampio e generico, lo studio dello spazio e delle figure [...] o ai suoi particolari problemi, dagli studiosi di quel nome; con espressioni del tipo g. non archimedea, g. non pitagorica, g. non pascaliana, ecc. s’intende invece significare che in tali elaborazioni non valgono particolari teoremi o principî (per ...
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acusmatici
acusmàtici s. m. pl. [dal gr. ἀκουσματικοί, der. di ἄκουσμα «percezione uditiva, voce»]. – Nome con cui venivano indicati (secondo la testimonianza del filosofo Porfirio di Tiro) gli scolari [...] di Pitagora che si limitavano ad ascoltare le lezioni del maestro, venendo così a conoscenza dei soli precetti pratici della dottrina (mentre i «matematici» erano gl’iniziati alle dottrine segrete). ...
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neopitagorismo s. m. [comp. di neo- e pitagorismo]. – Orientamento filosofico-religioso (1° sec. a. C
3° sec. d. C.), che si ricollega ecletticamente sia all’antico pitagorismo (con una vasta letteratura [...] apocrifa, tra cui le Lettere e i Versi aurei attribuiti a Pitagora), sia a motivi platonici e stoici, con un accentuato interesse per la mistica dei numeri e una visione dualistica che sul piano etico ha sbocchi gnostici e soteriologici; tra i suoi ...
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valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] per l’addizione tra numeri valgono le proprietà commutativa e associativa; nelle geometrie non euclidee non vale il teorema di Pitagora. f. Avere efficacia in rapporto al raggiungimento di un fine: titoli, punti che valgono per la graduatoria; la mia ...
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monocordo1
monocòrdo1 (ant. monacòrdo) s. m. [dal gr. μονόχορδον, neutro sostantivato dell’agg. μονόχορδος «a una sola corda», comp. di μονο- «mono-» e χορδή «corda»]. – Strumento d’antica origine (forse [...] egiziana), già usato da Pitagora per esperienze matematiche sul rapporto tra i suoni, formato da una cassa di risonanza in legno sulla quale una sola corda, di metallo o di budello, era tesa tra due cavalletti fissi: un terzo cavalletto mobile poteva ...
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teorema
teorèma s. m. [dal lat. tardo theorēma, gr. ϑεώρημα (propr. «ricerca, meditazione», der. di ϑεω-ρέω «esaminare, osservare»)] (pl. -i). – 1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile [...] ecc.), dalla loro posizione in un ramo della matematica (t. fondamentale dell’algebra), dal loro scopritore, reale o presunto (t. di Pitagora, t. di Gödel); talvolta, un teorema va sotto il nome di corollario o di lemma (v. le rispettive voci). In un ...
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inciucione
s. m. e agg. (iron.) Chi o che è ritenuto molto propenso all’inciucio, al compromesso poco trasparente. ◆ Su Italia Uno dal primo marzo arriva l’Antica Roma in versione seriale. […] Tutto [...] e un’avvenente amante, Poppea (Elenoire Casalegno) che lui chiama con affetto Poppy e quella di Salvatore Pitagora (Nino Frassica), meridionale inciucione pronto a corrompere i funzionari romani. (Repubblica, 21 febbraio 1998, p. 43, Spettacoli ...
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Matematico e filosofo del sec. 6º a. C. Figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide e di Anassimandro. Un dato di rilievo è il suo trasferimento dalla...
Pitagora
Pitàgora [STF] Matematico e filosofo del 6° sec. a.C., nato a Samo e trasferitosi poi nella Magna Grecia, a Crotone. ◆ [ALG] Teorema di P.: uno dei primi teoremi della geometria classica, secondo il quale il quadrato costruito sull'ipotenusa...