verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono [...] , senza l’aggiunta di un sostantivo o aggettivo (come accade invece nel predicato nominale); frase v., in contrapp. a frase nominale, la frase contenente un predicatoverbale. ◆ Avv. verbalménte, a parole, a viva voce: una dichiarazione fatta ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] : calcolo delle proposizioni). 3. In grammatica, ciò che si afferma a proposito del soggetto: p. verbale, se nella frase appare un verbo predicativo (per es., «Paolo dorme», «scende la sera»); p. nominale, costituito dall’unione di una forma ...
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predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] è interessante» (si parla in questo caso di aggettivo predicativo); frase p., ridotta al solo predicato (per es., «troppo buffo!»; «ci moviamo?»); in partic, nella grammatica generativa, il sintagma verbale di una frase composta da un soggetto e un ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] come copula o come ausiliare, compie solo la funzione di introdurre il predicato nominale o verbale; non è perciò mai, a rigore, un vero «predicato». 1. Usato assol., come verbo predicativo, afferma l’esistenza, l’essenza in sé, l’atto puro, senza ...
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nominale
agg. [dal lat. nominalis, der. di nomen -mĭnis «nome»]. – 1. Del nome, come categoria grammaticale: suffissi n., quelli che servono alla formazione del nome; declinazione o flessione n., appartenente [...] (talvolta un pronome) e una copula o verbo copulativo; frase n., frase in cui manca il predicatoverbale (per es.: tutti a casa!) o in cui il predicato nominale è applicato al soggetto senza la copula (per es.: traduttori traditori). 2. Del, o col ...
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tenere
tenére v. tr. [lat. tĕnēre] (pres. indic. tèngo [ant. tègno], tièni, tiène, teniamo [ant. tegnamo], tenéte, tèngono [ant. tègnono]; pres. cong. tènga ..., teniamo, teniate, tèngano [ant. tègna [...] in due staffe, in senso fig. (v. staffa); con un compl. predicativo: t. la testa alta, gli occhi aperti, ecc.; Non avea membro che tegnènte, v. la voce. ◆ Part. pass. tenuto, con valore verbale, nei varî sign. del verbo, e anche come agg. nelle locuz ...
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proposizione
propoṡizióne s. f. [dal lat. propositio -onis, propr. «il mettere innanzi», der. di proponĕre: v. proporre]. – 1. In genere, ciò che si enuncia, si dichiara, si afferma, e la frase stessa [...] in esplicite, quando hanno un predicato di modo finito, e implicite, quando il predicato è di modo non finito. Con andiamo!, in cui tuttavia il soggetto è implicito nella forma verbale), e più spesso è accompagnato dal soggetto e da ulteriori ...
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minacciare
v. tr. [der. di minaccia] (io minàccio, ecc.). – 1. Annunciare, far temere a qualcuno un danno, un male, un castigo, una vendetta, con l’intenzione di mettere in atto il proprio proposito [...] un cielo minacciante tempesta; edificio minacciante rovina. ◆ Il part. pass. minacciato, pur conservando il suo valore verbale, è talora usato, come predicato, in funzione di agg., con il sign. di «in pericolo»: gli ordini del generale comandante le ...
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giudizio
giudìzio (ant. giudìcio, iudìcio) s. m. [dal lat. iudicium, der. di iudex -dĭcis «giudice»]. – 1. a. L’attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui [...] connette, affermativamente o negativamente, un soggetto con un predicato: g. analitico, sintetico, a priori, a posteriori; g. empirico, g. estetico. b. Nel linguaggio com., qualsiasi affermazione, verbale oppure scritta, la quale non sia una semplice ...
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rimanere
rimanére v. intr. [lat. remanēre, comp. di re- e manēre «restare»] (io rimango, tu rimani, ... essi rimàngono; pass. rem. rimasi o rimaṡi, rimanésti; fut. rimarrò; cong. pres. rimanga; condiz. [...] di qualche cosa. 2. Usato come verbo copulativo è più frequente di restare quando il predicato è rappresentato da un participio passato in funzione verbale: è rimasto abbandonato da tutti; rimase mortalmente ferito; è rimasto ucciso sul colpo (in usi ...
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PREDICATO VERBALE
Il predicato verbale è costituito da un qualsiasi verbo ➔predicativo e può essere di ➔forma attiva, passiva e riflessiva (verbi ➔riflessivi), transitiva o intransitiva (➔transitivi e intransitivi, verbi).
Serve a esprimere...
Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva già introdotto nelle riflessioni logiche...