oscaròscar (più com. Òscar) s. m. [der., sembra, dall’esclamazione di una segretaria dell’Accademia sotto citata che notò una straordinaria rassomiglianza fra la statuetta e un suo zio, di nome appunto [...] , il termine indica anche il film, l’attore, l’attrice, il regista, ecc. premiati con l’Oscar: al film parteciperanno due Oscar. 2. Per estens., premio o riconoscimento che sancisce un successo in una determinata attività, manifestazione e sim ...
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oscarizzato
p. pass. e agg. Insignito di un premioOscar. ◆ Borbotta [Carlo] Ponti: «Per me, dovrebbe vincere come miglior regista americano Terrence Malick: [Steven] Spielberg è già stato troppo “oscarizzato”. [...] su cui s’allunga l’ombra malata della Germania di Hitler, il film, nato da un musical di Richard Rodgers e Oscar Hammerstein, trasferisce in svolazzi d’Arcadia e paesaggi pubblicitari per formaggi orchestrali l’ansia di fuga dall’incubo nazista, con ...
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hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di [...] solito preponderante, seppur con pellicole sempre di livello. (Alessandra Levantesi, Stampa, 16 febbraio 2001, p. 25, Spettacoli) • l’Oscar è un premio al successo, non alla qualità, concetto vago, e men che meno all’arte (dio ci scampi da quel che ...
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nomination
‹nominèišën› s. ingl. [dal lat. nominatio -onis, der. di nominare «nominare, designare»] (pl. nominations ‹nominèišën∫›), usato in ital. al femm. – Termine, equivalente all’ital. nomina, designazione, [...] tono scherz.) con riferimento ad altre designazioni e candidature o proposte di premiazione: il film ha avuto tre nominations al premioOscar: per la regia, per la sceneggiatura e per la fotografia; domani c’è riunione per la n. del nuovo direttore ...
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oblio oncologico loc. s.le m. Forma di tutela, a favore di chi è stato malato di cancro, che abolisce l'obbligo di dichiarare di essere stati pazienti oncologici dopo un periodo di tempo indicato dalla [...] . A cominciare dagli artisti che con il cancro hanno avuto a che fare direttamente. Come il musicista (premioOscar 1999) Nicola Piovani. Che la considera «una battaglia sacrosanta», salvo poi pessimisticamente aggiungere: «Persa in partenza per ...
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gaslighting s. m. inv. Forma di manipolazione psicologica, a volte protratta a lungo, che consiste nell’indurre una o più persone a mettere in dubbio perfino la validità dei propri pensieri e della propria [...] del fenomeno di fronte alla sua progressivamente confusa e sconvolta coniuge (Ingrid Bergman, che per il ruolo vinse il premioOscar). (Nicola Boccola, Treccani.it, 7 marzo 2017, Atlante) • La parola descrive insomma inganni che fanno parte di un ...
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audiodescrizione s. f. 1. Supporto che rende un prodotto audiovisivo (film, documentario, programma televisivo) comprensibile per il pubblico dei non vedenti e dei forti ipovedenti. | In senso concreto, [...] cane guida. Sul sito, infine, è disponibile anche l'audiodescrizione prodotta e realizzata dall'associazione, del film, vincitore del premioOscar, «La grande bellezza». (Daniela Natali, a cura di, Corriere della sera, 25 gennaio 2015, p. 53, Salute ...
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Ostalgie
s. f. inv. Rimpianto, ricordo nostalgico dei tempi in cui la Germania dell’Est era separata da quella dell’Ovest. ◆ La Germania celebra oggi i 15 anni dalla caduta del Muro di Berlino (9 novembre [...] d’occhio alla «Ostalgie» (la nostalgia per la Germania Est), piuttosto che a «Le vite degli altri», il film premioOscar sul sistema di oppressione messo in piedi dalla Stasi. (Alessandro Alviani, Stampa, 26 luglio 2008, p. 15, Estero).
Dal ...
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sanremofilo
agg. (iron.) Che segue con partecipazione le vicende del festival di Sanremo. ◆ Intanto una notizia che non a caso è caduta proprio in questa data, ha turbato gli animi sanremofili di questi [...] riapre il Caso Tenco. (Lucio Martelli, Liberazione, 3 marzo 2004, p. 18, Le culture) • Non basta uno scenografo premioOscar che ha annerito quasi ogni rilievo visibile, creando un elegantissimo insieme di budelli che paiono corridoi di aeroporti, o ...
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revenge porn
loc. s.le m. Diffusione nella Rete di immagini sessualmente esplicite, senza il consenso del soggetto ritratto, che di solito è una donna, da parte di individui che intendono così denigrare [...] del revenge porn. Il termine «vendetta porno» ha fatto la sua comparsa quando foto nude di celebrità, come l’attrice premioOscar Jennifer Lawrence o la top model Kate Upton, sono state diffuse on-line, ma la stragrande maggioranza dei casi di questo ...
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Branagh ⟨brä´në⟩, Kenneth. - Regista, attore, sceneggiatore e produttore britannico (n. Belfast 1960). Entrato a far parte della Royal Shakespeare company nel 1984, ha esordito come regista e attore cinematografico in Henry V (1989), in cui...
Attore cinematografico statunitense (n. Queens, New York, 1943). Interprete che, dotato di una recitazione lontana dall'identificazione psicologica propria dell'Actors' Studio che si accompagna alla sua figura slanciata e ascetica e a un volto...