principioprincìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] p. diCavalieri, assioma relativo all’equivalenza di due poliedri e più in generale di due solidi; in geometria proiettiva, p. di dualità ( Fois). Hanno funzione aggettivale le locuz. diprincipî, di buoni p., di sani p., riferite a persona che si ...
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cavaliere
cavalière (ant. cavalièro e cavallière) s. m. [dal provenz. cavalier, fr. ant. chevalier, che risalgono al lat. tardo caballarius, der. di caballus «cavallo»]. – 1. a. Chi sta a cavallo, chi [...] strade, ecc.); sotto i principati il cavaliere si ridusse a cancelliere di tribunale, a capo di sbirri, e infine si confuse col bargello. 7. ant. Nel gioco degli scacchi, il pezzo ora detto cavallo: muover dovea il cavalier suo per dar scacco matto ...
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brocchiere
brocchière (o brocchièro) s. m. [dal provenz. broquier, fr. bouclier, der. di boucle, lat. buccŭla; v. borchia]. – Specie di piccolo scudo rotondo, munito al centro di una brocca, di cui erano [...] armate al principio del Cinquecento le fanterie spagnole; talvolta i cavalieri lo portavano appeso alla sella nelle parate. ...
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signore
signóre (ant. segnóre) s. m. [lat. senior -ōris «uomo anziano, d’età tra i 45 e i 60 anni» (compar. di senex «vecchio»), già usato nel lat. tardo come titolo distintivo e onorifico]. – 1. a. [...] conferenza o altro discorso; Ill.mo Signore, a principiodi una lettera; anche rivolgendo la parola a un estraneo .), signoróne (f. -a), spec. nel sign. di persona molto ricca, o di modi signorili: una casa dicavalieri, di gran signoroni (Manzoni). ...
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degradazione
degradazióne s. f. [dal lat. tardo degradatio -onis, der. di degradare (v. degradare); nei sign. 2 e 3 ricalca il fr. dégradation]. – 1. a. Pena prevista dal codice penale militare che comporta [...] , ai cavalieri riconosciuti rei di tradimento o di codardia; precedeva di solito l’esecuzione capitale del colpevole. D. di nobiltà, bassa; il principiodi d. dell’energia afferma che in un sistema chiuso tutte le forme di energia presenti tendono ...
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rotolo1
ròtolo1 (ant. ruòtolo; region. ròllo) s. m. [lat. tardo rŏtŭlus, dim. di rota «ruota»]. – 1. a. Materiale sottile arrotolato su sé stesso, in modo da assumere una forma più o meno cilindrica: [...] portato dagli araldi nei tornei per la verifica degli stemmi presentati dai cavalieri: il più antico, del principio del sec. 14°, è quello posseduto dalla Society of Antiquaries di Londra, con 486 stemmi; dello stesso secolo è quello della biblioteca ...
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prendere
prèndere v. tr. [lat. prehĕndĕre e prĕndĕre] (pass. rem. io prési [ant. prendéi, prendètti], tu prendésti, ecc.; part. pass. préso [ant. priso]). – 1. Afferrare cosa o persona con le mani o [...] prendo con me mio figlio; prese cento cavalieri e corse sul luogo della battaglia; p di, l’odore di, ecc., o semplicem. prendere di (p. d’aceto, di muffa, di fumo). 9. Derivare, in senso fig.: i Romani presero quest’usanza dagli Etruschi; p. principio ...
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Cavalieri, principio di
Cavalieri, principio di criterio che consente di stabilire se due superfici hanno la stessa area o due solidi hanno lo stesso volume. Il criterio fu utilizzato da B. Cavalieri nella prima metà del xvii secolo, anticipando...
Cavalieri
Cavalieri Bonaventura (Milano 1598 ca - Bologna 1647) matematico italiano. Entrato giovanissimo (1615) nell’ordine dei gesuati, ebbe un’educazione umanistica e teologica cui si affiancò ben presto un vivo interesse per la matematica....