licenza
licènza (ant. o pop. licènzia) s. f. [dal lat. licentia, der. di licere «esser lecito»]. – 1. a. Permesso, facoltà (concessa in genere da persona di rispetto, o da un superiore di grado o autorità) [...] per esigenze metriche o per ragioni artistiche, dalle norme consuete della lingua, del metro, della prosodia (talora si distingue: l. grammaticale, metrica, prosodica). Spesso scherz., di veri e proprî errori, e per estens. di qualsiasi atto che sia ...
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penultimo
penùltimo agg. [dal lat. tardo paenultĭmus, comp. di paene- «pene-» e ultĭmus «ultimo»]. – Che viene o si trova immediatamente prima dell’ultimo: il p. giorno; il p. verso; la p. volta; è arrivato [...] . sillaba (anche s. f., la penultima); parola con l’accento sulla p., parola parossitona, piana. Legge della p., legge prosodica che regola l’accentazione moderna delle parole della lingua latina, secondo cui l’accento cade sulla penultima sillaba se ...
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Grammatico greco di Antiochia, probabilmente del 5º sec. d. C.; si occupò specialmente della morfologia del nome. Gli è stata attribuita un'epitome dell'opera prosodica di Erodiano, che è forse del grammatico Teodosio di Alessandria.
Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà prosodica, il riconoscimento della quantità...