RAI.
– 1. s. f. sigla di Radio Audizioni Italia, denominazione assunta dopo la seconda guerra mondiale dall’EIAR (società concessionaria dei servizî di radiodiffusione in Italia), ora correntemente usata [...] come giornalista, come presentatore. Con riferimento all’attività di produzione e di diffusione di programmi televisivi, RAIuno, RAI due, RAI tre, denominazioni correnti delle tre reti e dei relativi canali gestiti da tale società. 2. s. m. Sigla ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] lavoro dei rappresentanti dei giornali, della radio, della televisione. c. Nel linguaggio una casa editrice; il s. abbonamenti della RAI. 13. Con sign. concreto, insieme di plastica o sim., che si dispongono l’uno al centro e gli altri davanti a ogni ...
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intrasentire
v. tr. Sentire vagamente dentro di sé, percepire in modo vago e impreciso; intuire misteriosamente. ♦ Certamente, la fluenza dell'invenzione melodica di Vivaldi, la stupenda potenza dell'esigua [...] Rezza in Tv, o lo ha intrasentito in radio: è stato ospite di Linus a Radio Deejay, di Daria Bignardi alla Sette – interviste hanno mai dato una striscia serale su Rai 3, o la conduzione di Domenica In. Uno si domanda come il pensionato in ...
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Giornalista, autore e conduttore televisivo italiano (Roma 1938 - ivi 2023). Autore di programmi radiofonici e televisivi e di diverse commedie teatrali (Il marito adottivo, Vuoti a rendere ecc.), ha raggiunto la popolarità nel 1976, conducendo...
Giornalista e saggista italiano (n. Lecce 1951). Ultimati gli studi in Filosofia, negli anni Settanta ha iniziato l’attività giornalistica scrivendo prima per Mondo nuovo, poi per l’Unità. Nel 1989 il debutto televisivo al TG1 come corrispondente...