lemure1
lèmure1 s. m. (di solito al plur., lèmuri, lat. Lemŭres). – Nelle credenze degli antichi Romani, erano così chiamati gli spiriti dei morti (talora identificati con le larve), ombre notturne vaganti [...] che ritornavano nel mondo e nelle case a tormentare i viventi o a richiedere ritifunebri; al loro nome si intitolava la festa delle lemurie. ...
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tumulo
tùmulo (non com. tùmolo) s. m. [dal lat. tumŭlus, propr. «monticello», der. del tema di tumere «esser gonfio»]. – 1. a. Prominenza del terreno, creatasi naturalmente, per accumulo di terra e di [...] . b. Con senso più generico, tomba, sepolcro: il sospiro Che dal tumulo a noi manda Natura (Foscolo). c. Nome dato talvolta al catafalco che si erige provvisoriamente nelle chiese in occasione di ritifunebri. ◆ Dim. tumulétto (non com. tumolétto). ...
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marae
maràe (o malàe) s. f. [voce polinesiana, attrav. l’inglese], invar. – Nelle antiche culture polinesiane, piazzale di forma quadrangolare, recintato da muretti a secco sormontati da sculture megalitiche [...] raffiguranti gli antenati, adibito a luogo di culto (soprattutto per ritifunebri) il cui accesso era riservato ai soli uomini. Attualmente, nella cultura maori della Nuova Zelanda, il piazzale riservato agli incontri sociali e cerimoniali circondato ...
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usanza
uṡanza s. f. [der. di usare]. – 1. Atto o complesso di atti che si usa compiere per tradizione in un determinato tempo, luogo o ambiente: u. primitive, barbariche; u. raffinate, signorili, contadine, [...] leggi e le u., uno dei cinque precetti della Chiesa. Locuz. all’usanza di, secondo l’usanza, imitando il costume di: ritifunebri celebrati all’u. del paese; mangiare il riso all’u. cinese. 2. Modo consueto, abitudine: molte persone hanno per u. di ...
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gramaglia
gramàglia s. f. [dallo spagn. gramalla, sorta di veste lunga], letter. – Abito da lutto; per lo più al plur.: essere in gramaglie; una vedova in gramaglie; anche fig.: le stelle e i pianeti [...] e non hanno preso le g. (Leopardi); più raro il sing.: in gramaglia Parvemi avvolta natura veder (Tommaseo). Meno com., il drappo funebre col quale si copre il catafalco, o in generale i drappi da lutto con cui si addobbano le chiese in occasione di ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente [...] si crede ancora vivente di una esistenza non più legata al corpo: monumenti funebri in cui sembrano aleggiare gli s. dei grandi ivi sepolti; Ebbi in s. degli antenati) e li richiamano al dovere dei riti dovuti inviando i piccoli o i più gravi malanni ...
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unzione
unzióne (ant. onzióne) s. f. [dal lat. unctio -onis, der. di ungĕre «ungere», part. pass. unctus]. – 1. L’azione di ungere e il fatto di ungersi o di venire unto con olî o con altre sostanze [...] In varie religioni, u. rituale, praticata a persone (e in alcuni casi anche ad animali) in riti e con fini diversi, sacrificali, funebri, di consacrazione, ecc. b. Nella liturgia cattolica, estrema u. (cui attualmente è sostituita, nell’uso ufficiale ...
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Il primo dei tre gradi in cui si articola il sacramento dell’ordine sacro. La dottrina cattolica in materia, riconfermata dal Concilio Vaticano II, venne ordinata da Paolo VI con i motuproprio Sacrum diaconatus ordinem (18 giugno 1967) e Ad...
Periodo della storia delle civiltà umane contraddistinto dall’assenza di documenti scritti e studiato attraverso dati archeologici, paleontologici e antropologici.
Cenni storici
J. Boucher de Perthes fu tra i primi a intuire l’esistenza di...