ruteniorutènio s. m. [lat. scient. Ruthenium, der. di Ruthenia, nome lat. mediev. della Rutenia (l’Ucraina e per estens. la Russia), dove l’elemento fu ritrovato: il nome fu dato prima (1824) dal chimico [...] col platino (come indurente) in gioielleria e per i pennini delle penne stilografiche; il suo cloruro trova impiego nelle emulsioni fotografiche. Rosso di r., ossicloruro ammoniacale di rutenio, usato in istologia e in batteriologia come colorante. ...
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iridosmina
s. f. [comp. di irid(io) e osmio]. – Minerale esagonale costituito da una lega di iridio e osmio in proporzioni variabili, associati generalmente a rutenio, sodio, platino e altri metalli, [...] che si rinviene in diverse formazioni alluvionali platinifere ...
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polixene
polìxene s. m. [comp. di poli- e gr. ξένος «estraneo», con allusione ai molti elementi estranei in esso contenuti]. – Minerale, varietà di platino contenente ferro e altri metalli (radio, rutenio, [...] iridio, ecc.) nella proporzione da 3 a 11%, di colore da grigio acciaio chiaro a bianco argento ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; [...] che, a gruppi di tre (triadi), si collocano tra la prima e la seconda metà di ogni grande periodo: ferro, cobalto e nichel; rutenio, rodio e palladio; osmio, iridio e platino. 6. In litologia, rocce di t., rocce che per la loro composizione chimica e ...
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triade
trìade s. f. [dal lat. tardo trias -ădis, gr. τριάς -άδος, der. del tema di τρεῖς «tre»]. – Complesso, gruppo unitario e organico di tre persone o divinità, di tre enti o elementi: la t. dei grandi [...] di tre elementi aventi proprietà analoghe; così, nel sistema periodico degli elementi, i gruppi ferro, cobalto e nichel; rutenio, rodio e palladio; osmio, iridio e platino, formano delle triadi e occupano tre caselle vicine poiché hanno comportamento ...
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tetrossido
tetròssido s. m. [comp. di tetra- e ossido]. – In chimica, nome generico di composto binario contenente quattro atomi d’ossigeno: t. di rutenio; t. di azoto o ipoazotide; t. di osmio, composto [...] impiegato in microscopia elettronica come fissativo, e in istochimica, al microscopio ottico, per mettere in evidenza la presenza di lipidi che si colorano in nero ...
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laurite
s. f. [dal nome di Laura Joy, moglie di un amico dello scopritore, il chimico ted. F. Wöhler (1800-1882), col suff. -ite]. – Minerale monometrico, bisolfuro di rutenio, di colore grigio ferro [...] e lucentezza metallica, che si rinviene in piccoli granuli in alcune alluvioni platinifere ...
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platino
plàtino s. m. (ant. plàtina f.) [dallo spagn. ant. platina 〈-tì-〉, mod. platino 〈-tì-〉, der. di plata «argento»]. – 1. Elemento chimico, di simbolo Pt, numero atomico 78, peso atomico 195,08, [...] in leghe con molti metalli. Gruppo del p., insieme di elementi dell’8° gruppo del sistema periodico (rutenio, rodio, palladio, osmio, iridio, platino), caratterizzati da proprietà fisiche e chimiche analoghe. P. colloidale, sospensione colloidale di ...
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osmiridio
osmirìdio s. m. [comp. di osmio e iridio]. – Minerale monometrico, di colore da argento a grigio, con lucentezza metallica, costituito da una lega di iridio e osmio in proporzioni variabili, [...] contenente generalm. anche rutenio, platino, rodio e, talvolta, ferro e rame. ...
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chit
s. m. In informatica, unità di memoria chimica in grado di memorizzare informazioni con tre operatori logici, costituiti da tre gocce di particolari sostanze, come rutenio e ferroina. ◆ [tit.] Il [...] chit batte il bit perché è trino / Nascerà il computer chimico. (Corriere della sera, 21 maggio 2017, La lettura, p. 8).
Dall’ingl. chit, composto da ch(emical) (‘chimico’) e (b)it ...
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rutènio Elemento chimico, numero atomico 44, peso atomico 101,07, simbolo Ru; metallo di colore da grigio-nero a bianco argentato splendente (a seconda del metodo di preparazione), dotato di energiche proprietà catalitiche, poco reattivo; trova...
Chimico russo (Tartu 1796 - ivi 1864). Prof. di chimica a Kazan´ (dal 1839) e poi a Tartu (dal 1852), è noto soprattutto per la scoperta dell'elemento chimico rutenio (1844).