sillabasìllaba s. f. [dal lat. syllăba, gr. συλλαβή, der. del tema di συλλαμβάνω «prendere insieme, riunire»]. – La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui [...] con la parola precedente (per es., nes-sun -a-mi-co); 3) non si divide mai una parola in modo che la sillaba a inizio di riga cominci per vocale (per es., buo-no, chie-sa, trau-ma, non bu-ono, chi-esa, tra-uma). Nessuna delle tre norme è assoluta ...
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sillabicosillàbico agg. [dal lat. tardo syllabĭcus (gr. συλλαβικός)] (pl. m. -ci). – 1. Di sillaba, delle sillabe, che consiste in una sillaba, che si riferisce a una sillaba o alle sillabe, singolarmente [...] o comunque il fonema di maggiore sonorità; confine s., la linea ideale o la pausa concreta che separa due sillabe; fonema consonantico in funzione sillabica, il fonema (per es. n, m, l, r, s) che in alcune lingue può essere assunto come centro di ...
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sill
〈sil〉 s. ingl. (propr. «davanzale»; pl. sills 〈sil∫〉), usato in ital. al masch. – In geologia, filone di roccia eruttiva, di forma tabulare, che si è intruso parallelamente alla stratificazione [...] con la parola precedente (per es., nes-sun -a-mi-co); 3) non si divide mai una parola in modo che la sillaba a inizio di riga cominci per vocale (per es., buo-no, chie-sa, trau-ma, non bu-ono, chi-esa, tra-uma). Nessuna delle tre norme è assoluta ...
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secondario
secondàrio agg. [dal lat. secundarius, der. di secundus «secondo» (agg.)]. – 1. Che viene come secondo, in ordine di tempo e di luogo, e, per estens., d’importanza (si contrappone ora a primario [...] ). Nelle trascrizioni fonetiche questo tipo di accento è segnalato da un apice in basso che precede la sillaba interessata. Composto s. (o terziario), composto di secondo (o terzo) grado, cioè quello di cui un componente è già una parola composta ...
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l, L
(èlle) s. f. o m. – Undicesima lettera dell’alfabeto latino, la cui forma maiuscola (L) deriva, come per il lambda greco (Λ), da una modificazione di quella che aveva nell’alfabeto fenicio, mentre [...] precede, il resto con quella che segue (es. in-clito) negli altri gruppi possibili la l e l’altra consonante appartengono a due sillabe distinte (es. al-ma, or-lo). Il digramma gl davanti alla vocale i, e il trigramma gli davanti alle vocali a, e ...
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accentare
v. tr. [der. di accento] (io accènto, ecc.). – 1. a. Segnare, scrivendo, l’accento sulle parole per indicare la sillaba tonica, o anche per distinguere il timbro d’una vocale: in italiano si [...] agg., che è sede di accento tonico (oppure ritmico): vocale, sillaba accentata; si dicono tronche le parole accentate sull’ultima sillaba; verso accentato sulla seconda, sesta e decima sillaba; distinto con il segno dell’accento (tonico oppure fonico ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] da un’altra consonante, o iniziale assoluta di frase (es. le varie consonanti di smorto e di sport); forte, se divisa tra due sillabe (es. t di motto); mancano di alcuni gradi la ∫, che ha soltanto i gradi debole e medio (es. s di rosa e sdegno ...
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eterosillabico
eterosillàbico agg. [comp. di etero- e sillaba] (pl. m. -ci). – In linguistica, in contrapp. a tautosillabico, di fonema (vocale o consonante) che appartiene a una sillaba diversa da quella [...] , o di due fonemi appartenenti a differenti sillabe; per es., la u è tautosillabica rispetto alla a in cauto, eterosillabica in paura; nella parola labbro, la seconda b è tautosillabica rispetto a r o alla sillaba -bro, è eterosillabica rispetto alla ...
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sillabare
v. tr. [der. di sillaba] (io sìllabo, ecc.). – Dividere in sillabe una o più parole; in partic., pronunciarle o scriverle distinguendo le varie sillabe di cui sono composte con una pausa della [...] voce o, nella scrittura, con un trattino o uno spazio tra sillaba e sillaba: «arancia» si sillaba a-ran-cia e non a-ran-ci-a. In partic., imparare a leggere secondo il metodo sillabico. Per estens., pronunciare una parola o una frase staccando e ...
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lungo1
lungo1 agg. [lat. lŏngus] (pl. m. -ghi). – 1. a. Che si estende notevolmente nel senso della lunghezza, che ha grande estensione dall’una all’altra delle sue estremità (contrario di corto): una [...] nel sign. di «per convenzione»); spesso sostantivato: il piede dattilo è composto di una lunga e due brevi (sottint. sillaba, sillabe). Analogam. si parla di quantità l. di una vocale, quantità, o durata, che convenzionalmente viene indicata con un ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato da una vocale o da un dittongo o anche...
sillaba
È in senso proprio in Cv IV II 12, dove D. afferma che ‛ rima '... s'intende pur per quella concordanza che ne l'ultima e penultima sillaba far si suole.
Ha valore più esteso nel passo in cui D. esalta il comento alle canzoni del Convivio,...