liberale
agg. [dal lat. liberalis «proprio di uomo libero», quindi «nobile, generoso»; il sign. politico è della fine del ’700]. – 1. a. Largo nello spendere e nel donare, generoso, magnanimo: è sempre [...] un atteggiamento di accettazione delle dottrine politiche proprie del liberalismo. Per socialismo l., v. socialismo. b. Come sost., chi appartiene al partito liberale o comunque aderisce al liberalismo: un l. di vecchio stampo; le idee sostenute dai ...
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socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a [...] ; s. democratico, v. socialdemocratico e socialdemocrazia; s. liberale, fondato sulla difesa dei diritti di libertà e quindi avverso alla dittatura del proletariato e all’autoritarismo del socialismo marxista e leninista, e impersonato in Italia ...
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liberalsocialismo
s. m. [comp. di liberale e socialismo]. – Termine della pubblicistica politica che, pur avendo locuzioni corrispettive in altre lingue (ingl. liberal socialism, ted. liberaler Sozialismus, [...] usate tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento per indicare la tendenza socialista-umanitaria o del socialismoliberale, fu coniato verso la fine degli anni ’30 del Novecento, in contrapposizione formale a nazionalsocialismo, dai filosofi ...
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liberalconservatore
agg. Di orientamento politico liberale e conservatore. ◆ Il quadro politico europeo appare, se non ribaltato, assai modificato, nelle sue linee di fondo, dall’esito del voto di ieri. [...] blocco liberalconservatore, e non più il Pse, il «partito del socialismo europeo», il blocco riformista e progressista. (Aldo Rizzo, Stampa, questo coacervo di centrodestra infatti l’anima del liberalismo meridionale che fu dei Guido Cortese e dei ...
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perfettista
s. m. e f. e agg. Chi crede nel perfettismo, non tenendo conto dei limiti propri della natura umana; che si ispira al perfettismo. ◆ in «Il problema dell’ateismo» [Augusto] Del Noce critica [...] non solo al socialismoliberale, ma anche al liberismo, che crede alla provvidenziale bontà della libertà economica. A suo dire va dissociato «il principio di libertà come valore della persona dal liberalismo economico». (Marcello Veneziani ...
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convertito
agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di convertire]. – 1. agg. Che è passato ad altra fede religiosa o convinzione politica: un musulmano c.; i marrani erano gli ebrei forzatamente convertiti [...] al cristianesimo; un ateo c.; un liberale c. al socialismo; 2. s. m. Chi è passato a una nuova professione di fede: i convertiti al cattolicesimo. ...
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sinistra
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sinistro; la distinzione fra destra e sinistra in senso parlamentare e politico segue l’esempio francese, che risale agli anni della Rivoluzione]. – 1. La [...] o i gruppi politici (generalm. i partiti a carattere popolare e progressista originariamente di matrice liberale e successivamente di ispirazione socialista e comunista) da essi rappresentati: i rappresentanti, i voti della s.; una s. moderata; l ...
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socialismo Nel senso storicamente più vasto, ogni dottrina, teoria o ideologia che postuli una riorganizzazione della società su basi collettivistiche e secondo principi di uguaglianza sostanziale, contrapponendosi alle concezioni individualistiche...
Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni,...