retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, [...] con finalità prevalentemente pragmatiche, come tecnica del discorso teso a persuadere (fu quindi applicata all’oratoria giudiziaria), si viene successivamente ampliando nell’età classica e poi medievale ...
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dialèttica s. f. [dal gr. διαλεκτική (τέχνη), lat. dialectĭca o dialectĭce (v. dialettico)]. – 1. Arte del dialogare, del discutere, come tecnica e abilità di presentare gli argomenti adatti a dimostrare [...] , come metodo di dimostrazione mediante brevi domande e risposte (adoperato da Socrate in contrapp. ai lunghi discorsi dei sofisti). In Platone, è sia il processo interiore che conduce ai concetti più generali e ai principî primi della realtà ...
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verbalismo
s. m. [der. di verbale1]. – Tendenza a dare più importanza alle parole che alle cose e alle idee, soprattutto nel ragionare, nell’esporre, nell’insegnare: il v. dei sofisti; talora con sign. [...] fortemente negativo: a scavare sotto il raffinato v. di tanta sedicente cultura, si trova soltanto il vuoto. In partic., in didattica, insegnamento fondato su un’esposizione verbale precettiva del docente, ...
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sofista
s. m. e f. [dal lat. sophista, gr. σοϕιστής, der. di σοϕίξεσϑαι; v. sofisma] (pl. -i). – 1. Filosofo appartenente alla scuola sofistica presocratica (v. sofistica): Gorgia e Protagora furono [...] i più celebri sofisti. Nelle università medievali, particolarm. nella facoltà delle arti di Oxford, il termine sophista, inteso nel suo originario senso positivo, indicava il grado cui accedevano gli studenti dopo aver frequentato per circa due anni ...
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sofisticosofìstico agg. [dal lat. sophistĭcus, gr. σοϕιστικός, der. di σοϕιστής «sofista»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che rappresenta o contiene un sofisma: un ragionamento s.; argomentazioni, dimostrazioni [...] : l’insegnamento s.; l’utilitarismo delle teorie s.; la dottrina s. e, sostantivato, la s. (v. sofistica). 2. fig. Eccessivamente scrupoloso e pedante: un insegnante s.; o esigente, che trova a ridire su tutto, difficile a contentarsi: è così s ...
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litici
lìtici s. m. pl. [dal gr. λυτικοί, pl. di λυτικός «atto a sciogliere, a risolvere (difficoltà)»] (sing. -co). – Sono così designati dai filologi quei sofisti o sofisteggianti del 4° sec. a. C. [...] che risolvevano le difficoltà proposte dagli enstatici (v.) nel testo omerico, con l’intenzione di difendere Omero da quelle critiche, proponendo però talvolta interpretazioni e congetture molto discutibili ...
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enstatici
enstàtici s. m. pl. [dal gr. ἐνστατικοί «che oppongono difficoltà»] (sing. -co). – Sono così designati dai filologi quei sofisti del 4° sec. a. C. che scoprivano nei poemi omerici incongruenze [...] e contraddizioni dal punto di vista non solo etico, ma anche logico ...
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Sofisti
Aldo Brancacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’età dei sofisti è caratterizzata dall’emergenza del soggettivismo in campo gnoseologico; dall’autonomia che il linguaggio...
Nome di due sofisti del 2º e del 3º sec. d. C., entrambi di un'illustre famiglia di Lemno, spesso confusi. 1. Flavio Filostrato (n. verso il 170 - m. fra il 244 e il 249 d. C.) detto l'Ateniese perché insegnò ad Atene. Fu poi a Roma al seguito...