romanita
romanità s. f. [der. di romano1]. – 1. non com. La qualità di romano, l’essere romano: una tradizione d’indiscussa romanità. 2. L’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto [...] considerata punto d’irraggiamento dei valori universalistici espressi dalla civiltà romana prima, dalla Chiesa di Roma poi: la r. dell’Occidente; r., glorioso vocabolo, trovato ... da Tertulliano (Carducci; cfr. Tertulliano, De pallio, 4, 1). ...
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patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono [...] chiamati i modalisti che, in quanto negavano la Trinità affermando che Cristo è uno con il Padre, si ritenne ammettessero implicitamente la passione e morte dello stesso Dio Padre (v. modalismo e monarchianismo) ...
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cupio dissolvi
〈kùpio ...〉 locuz. lat. (propr. «desiderio d’essere dissolto»). – Espressione che ha la sua origine in san Paolo, il quale nella 1a lettera ai Filippesi scrive, secondo il testo della [...] cupio dissolvi ecc., che in questa forma risale con molta probabilità a versioni bibliche anteriori alla Vulgata (cfr. infatti Tertulliano, De patientia 9, 5: «Cupio dissolvi et esse cum Christo, dicit Apostolus»). Col tempo però il senso originario ...
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domenica
doménica s. f. [lat. tardo domĭnĭca (dies) «(giorno) del Signore»]. – Settimo giorno della settimana (ma primo nella liturgia cattolica), che segue al sabato; è, presso tutti i popoli di religione [...] albis» (o d. bianca), la prima domenica dopo Pasqua (v. in albis). ◆ Il nome di domenica, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή (ἡμέρα), fu introdotto da Costantino in sostituzione della più antica denominazione solis dies «giorno del ...
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apologetico
apologètico agg. [dal lat. tardo apologetĭcus, gr. ἀπολογετικός] (pl. m. -ci). – Che concerne l’apologia: libro di carattere a.; che tende alla difesa o all’esaltazione: opera a.; discorso [...] scrissero a difesa della fede cristiana. Come s. m., Apologetico, titolo vulgato dell’opera più famosa di Tertulliano (lat. Apologeticum), scritta in forma di discorso nel 197 a difesa del cristianesimo. ◆ Avv. apologeticaménte, con carattere ...
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vulgato
(o volgato) agg. [part. pass. di vulgare «volgare, divulgare»], letter. – Diffuso nella conoscenza, noto a molti, o accolto dai più: un’opinione, una credenza v.; essendo vulgata massima che [...] manoscritti o stampe, quando s’intende contrapporre a testo meno diffuso o a lezione meno nota: la redazione che qui presentiamo differisce notevolmente dalla vulgata; l’«Apologetico» è il titolo v. dell’opera più importante di Tertulliano. ...
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africanismo
s. m. [der. di africano]. – 1. In passato, atteggiamento favorevole all’espansione coloniale in Africa. 2. Atteggiamento favorevole all’affrancamento politico, economico e culturale dei paesi [...] linguistica, voce o locuzione propria del latino usato dagli scrittori africani del 3° e 4° sec. d. C. (Tertulliano, s. Agostino, ecc.); o anche, parola appartenente a una lingua africana, introdotta, attraverso la colonizzazione, in lingue moderne ...
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credo quia absurdum
(lat. «credo perché assurdo»). – Formula, tratta probabilmente da un passo dello scrittore Tertulliano (De carne Christi, cap. 5, dove le parole sono simili, non identiche), usata [...] per indicare polemicamente l’atteggiamento fideistico che caratterizzerebbe, o dovrebbe caratterizzare, il credo cristiano; è usata anche, con senso estens., per giustificare la propria fede in ciò che ...
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Giureconsulto romano (sec. 2º d. C.), forse vissuto in epoca anteriore ai Severi, oppure sotto Adriano. Gli si attribuisce il senatoconsulto Tertulliano. Da alcuni è stato identificato col padre della Chiesa dello stesso nome. Dai frammenti...
TERTULLIANO
Edoardo Volterra
. Nel Digesto il nome di questo giureconsulto ricorre varie volte: alcuni frammenti (Dig., I, 3, de legibus, 27, e XLI, 2, de adq. v. am. poss., 28) sono estratti dalle sue Quaestiones, altri (Dig., XLIX, 17,...