filotibetano
(filo-tibetano, filo tibetano), agg. Che sostiene le ragioni e gli interessi tibetani. ◆ Il presidente cinese Jiang Zemin si è «sentito insultato» dalle dimostrazioni filotibetane in Svizzera. [...] della sera, 26 marzo 1999, p. 14, Esteri) • Che gli obiettivi delle norme restrittive fossero gli attivisti buddisti tibetani o filo-tibetani, i musulmani della minoranza etnica degli uiguri e i membri della setta religiosa del Falun Gong, che in ...
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ultra-tradizionalista
(ultra tradizionalista), s. m. e f. Chi è profondamente legato ai valori più tradizionali. ◆ un maggiore impatto sembrano aver avuto gli interpreti di un fronte opposto a quello [...] 1959 e data convenientemente vicina alle Olimpiadi, ha visto l’organizzazione di manifestazioni di protesta dei monaci [buddhisti tibetani], inizialmente pacifiche ma presto tramutatesi in una sorta di «rivolta razziale» quando più di 10.000 civili ...
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poliandria
poliandrìa s. f. [comp. di poli- e -andria; cfr. gr. πολύανδρος, di donna «che ha molti sposi»]. – 1. In antropologia sociale, struttura matrimoniale e familiare plurima, formata dall’unione, [...] socialmente riconosciuta e pertanto legittima, di una donna con più uomini, tradizionale soprattutto tra alcuni gruppi tibetani (Nyinba, del Nepal) e dell’India (Toda): p. adelfica o fraterna, il caso più diffuso di poliandria che si ha quando i ...
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lama3
lama3 s. m. [dal tibetano bla ma ‹la ma› «maestro»], invar. – Appellativo usuale e onorifico con cui i tibetani laici designano i monaci; negli ambienti religiosi il titolo è riservato soltanto [...] a chi ha raggiunto un alto grado di santità e dottrina ...
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lamaico
lamàico agg. [der. di lama3, sull’esempio del fr. lamaïque] (pl. m. -ci). – Che si riferisce ai lama, monaci tibetani, o al lamaismo: i monasteri lamaici. ...
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yak
‹i̯äk› s. ingl. [adattam. di voce tibetana] (pl. yaks ‹i̯äks›), usato in ital. al masch. – Nome con cui sono comunem. note le due specie di bovidi Bos mutus e Bos grunniensis, la prima selvatica [...] e la seconda domestica, diffuse sugli altopiani tibetani, con grandi corna, pelo lungo e folto, abili arrampicatori, adattati ai climi rigidi; la specie domestica è ampiamente utilizzata come animale da soma, da sella, da latte e da carne dalle ...
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premongolide
premongòlide agg. e s. m. e f. [comp. di pre- e mongolide]. – In antropologia fisica, termine usato da alcuni studiosi per indicare popolazioni attuali, tra cui i siberiani e i tibetani, [...] che presentano caratteri ritenuti ancestrali a quelli dei mongolidi ...
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netizen
s. m. e f. inv. Chi prende parte attivamente alle comunicazioni in rete. ◆ «La Cina è il Paese più attivo nello sviluppo di internet», dice la nota. Che ne fornisce la prova: «Alla fine del 2009 [...] e 180 milioni di blog». Ma in Cina la Rete è tutt'altro che libera: non sono accessibili i siti di profughi tibetani e uiguri e pagine con informazioni su Tienanmen o Dalai Lama. (Marta Allevato, Giornale.it, 23 gennaio 2010, Esteri) • Per MacKinnon ...
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SIKKIM (detto dai Tibetani Denjong; A. T., 93-94)
Elio Migliorini
Stato vassallo dell'India Britannica, il quale occupa la regione montuosa incastrata tra il Nepal (a O.) e il Bhutan (a E.), che appartiene idrograficamente al Tista e ai suoi...
(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India (Ladakh); la parte in territorio...