persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale [...] del Cristo rispetto alla natura umana o alla natura divina in essa comprese. 6. a. Categoria grammaticale che, nelle forme verbali e anche nei pronomi personali, serve a distinguere chi parla o scrive (prima p.), chi è il destinatario del discorso ...
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ne1
ne1 ‹né› avv. e pron. [lat. inde «di lì»]. – 1. a. Come avv. di moto da luogo, di lì, da quel luogo: ne ripartì l’indomani; se ne andò tutto adirato; entrato nel labirinto non era più capace d’uscirne; [...] e non sentì le diece (Dante, di Ercole che uccise Caco colpendolo ripetutamente con la sua clava). 2. In alcune locuz. verbali, la particella ne ha solo valore intensivo; così andarsene, venirsene non significano sempre «andar via» o «venir via da un ...
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voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] o scrive attenendosi in tutto al vero: quel ragazzo, quel giornale è la v. della verità). c. letter. o non com. Espressione, verbale o anche scritta, di un comando, di una volontà, di una deliberazione: né ’l mondo mai non fu né sarà sì perfettamente ...
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segretario
segretàrio (ant. o pop. secretàrio, ant. segretaro) s. m. [dal lat. mediev. secretarius (der. di secretum «segreto»), propr. «colui cui si confidano cose segrete, riservate», titolo attribuito [...] . al femminile. 5. (f. -a) In adunanze, assemblee, anche a carattere occasionale, colui che ha l’incarico di redigere i verbali delle sedute, di registrare e notificare le deliberazioni, e sim.: il s. della riunione di condominio; il s. del comitato ...
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ci1
ci1 pron. e avv. [lat. tardo hīce per hīc «qui»]. – 1. pron. pers. Si considera vera particella pronominale solo quando concorre alla declinazione del pron. pers. noi, come compl. oggetto (egli ci [...] sopra la ferrovia (dove peraltro l’idea del passaggio, dell’attraversamento risiede nel verbo, non nell’avverbio ci). 3. In locuz. verbali, con valore indeterminato: ci vuole, occorre: ci vuol altro!; mi ci vorrebbe un sacco di soldi; ci corre, passa ...
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perifrastico
perifràstico agg. [dal gr. περιϕραστικός, der. di περίϕρασις «perifrasi»] (pl. m. -ci). – Di perifrasi, che è costituito da una perifrasi, espresso mediante perifrasi: locuzione, espressione [...] eram, proficiscendum sit, oboediendum esse, ecc.). Analogam., è detta costruzione p. quella in cui si fa ricorso a forme verbali perifrastiche: per es., la frase scio futurum esse ut te paeniteat «so che ti pentirai» (propriam., «so che avverrà ...
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paratesto
paratèsto s. m. [comp. di para-2 e testo3, sul modello del fr. paratexte]. – In critica letteraria, l’insieme di produzioni, verbali e non verbali, sia nell’ambito del volume stesso (quali [...] il nome dell’autore, il titolo, una o più prefazioni, le illustrazioni, i titoli dei capitoli, le note), sia all’esterno del libro (interviste, conversazioni, corrispondenze, diarî, ecc.), che accompagnano ...
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test
tèst (raro tèsto o tèste) s. m. [dall’ingl. test «saggio reattivo», e questo dal fr. ant. test «vaso» (usato dagli alchimisti per saggiare l’oro), che è dal lat. testu o testum «testo2»] (pl. invar.; [...] d’intelligenza (v. quoziente); t. caratteriologici; t. o selezione attitudinale (v. attitudinale); t. analitici o sintetici; t. verbali o non verbali. b. Con sign. più ampio, quesito o insieme di quesiti, ciascuno dei quali ammette una risposta ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] sulla mia p. (d’onore)!; p. di galantuomo!; p. mia!; parola!, e sim. Sulla p., in virtù della sola promessa o assicurazione verbale, facendo affidamento sull’onore e sulla lealtà di una persona: ti credo sulla p.; mi fido di te sulla p.; in diritto ...
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splitting
s. m. inv. Nelle competizioni elettorali, voto disgiunto. ♦ Ciò che conta è il secondo voto, soltanto da esso dipende la suddivisione dei seggi nel Parlamento di Bonn. Ma, e lo si è scoperto [...] che il ricorso al Tar sia inevitabile – dice Manes Bernardini di Insieme Bologna, che ha sollevato il caso dei ‘verbali pazzi’ –. Mi consulterò con l’avvocato poi decideremo". Tutti questi problemi sono probabilmente dovuti a due fattori: lo spoglio ...
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TEMPI VERBALI
I tempi verbali indicano il momento in cui si realizza l’azione espressa dal verbo. Generalmente la variazione del tempo è segnalata dalla variazione della ➔desinenza
io corr-o
lui / lei corr-eva
io cor-si
tu corr-essi
io corr-a
voi...