vanita
vanità s. f. [dal lat. vanĭtas -atis, der. di vanus «vano, vuoto»]. – 1. a. letter. Il fatto, la condizione di essere senza corpo, privo di consistenza materiale: Noi passavam su per l’ombre che [...] ! (Dante); la fiera delle v., espressione che ricalca l’ingl. vanity fair (nota soprattutto come titolo del romanzo di W. M. Thackeray, Vanity Fair, 1848) per indicare un ambiente di frivolezza e di dispersione. 2. Riferito a persona, leggerezza di ...
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snob
〈snòb〉 s. ingl. [parola che significava in origine «cittadino di basso ceto» e nell’ingl. dialettale «ciabattino», assunta nel gergo studentesco inglese per indicare una persona estranea all’ambiente, [...] e diffusa in Europa dal romanzo The book of snobs (1848) di W. Thackeray; è priva di fondamento l’opinione, molto diffusa, che sia un ) «senza nobiltà»] (pl. snobs 〈snòb∫〉), usata in ital. come s. m. e f. e agg. – Chi ammira e imita ciò che è o crede ...
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Romanzo (1848) dello scrittore inglese W.M. Thackeray (1811-1863), apparso con questo titolo nel Fraser's Magazine del 1844 e poi intitolato The Memoirs of Barry Lyndon, Esq. (trad. it. Le memorie di Barry Lyndon), in cui un avventuriero irlandese...
Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...