zar
s. m. [adattam. del bulg. car, russo car′, slavo ant. cĭsarĭ, che, come il got. kaisar (da cui il ted. Kaiser), è dal lat. Caesar «Cesare»]. – Re, imperatore, come titolo di cui furono dapprima insigniti, [...] da Bisanzio, i re di Bulgaria a cominciare da Boris I (1064), poi portato anche dai re di Serbia, e assunto per la prima volta in Russia da Ivan IV il Terribile nel 1547 ...
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zarżar s. m. – Voce di origine etiopica, che significa propriam. «spiriti benevoli dell’aria» e che in etnologia indica un movimento di possessione rituale (v. possessione, n. 1 b) sorto nella regione [...] danze prolungate al ritmo ossessionante dei tamburi fino al raggiungimento della trance, fino a quando cioè si ritiene che lo spirito (zar) sia entrato nel corpo dell’orante al fine di ottenere la purificazione catartica, la guarigione dai mali, ecc. ...
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zarina
s. f. [der. di zar, sul modello del russo carica ‹zar’ìzï›]. – 1. Regina, imperatrice di Russia o di altri antichi stati slavi: la z. Caterina la Grande di Russia. 2. Moglie di uno zar. 3. estens. [...] Donna molto potente ...
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zarista
s. m. e f. e agg. [der. di zar] (pl. m. -i). – Fautore dello zar.: un gruppo di zaristi in esilio; proprio dello zar, dello zarismo: l’imperialismo z. dell’Ottocento. ...
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zarevic
〈zarèvič〉 s. m. [adattam. del russo carevič 〈zari̯év’ič〉, der. di car′ «zar»]. – Figlio dello zar, principe ereditario di Russia. ...
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zarismo
s. m. [der. di zar]. – Lo stato monarchico, il sistema statuale, e la politica, le correnti e i movimenti che a essi sono favorevoli e li sostengono, proprî di antichi paesi slavi retti da uno [...] zar, e in partic. della Russia. ...
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copeco
copèco s. m. [dal s. f. russo kopejka 〈kapi̯éikë〉 (prob. der. di kop’ë «lancia», perché nella figura del conio era rappresentato, nel periodo dal 1535 al 1719, lo zar a cavallo con una lancia [...] in mano), attrav. il ted. Kopeke] (pl. -chi). – Moneta russa, in origine d’argento, coniata nel 1535 dallo zar Ioann Vasil’evič, e rimasta in uso, in varie forme, fino ai nostri tempi; oggi è moneta divisionale, centesima parte del rublo. ...
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deportare
v. tr. [dal lat. deportare (comp. di de- e portare «portare»), attraverso il fr. déporter] (io depòrto, ecc.). – Condannare alla pena della deportazione; più com., trasportare, accompagnare [...] il condannato nel luogo stabilito per la deportazione: molti ergastolani furono deportati nelle Piccole Antille; al tempo degli zar, i condannati politici venivano spesso deportati in Siberia. Per estens., trasportare nel luogo di pena, quando questo ...
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strelizzo
s. m. – Denominazione, per lo più al plur., strelizzi (adattam. del russo strel’cy 〈str’il’zï′〉), di una casta russa di uomini liberi, soldati di padre in figlio, equipaggiati e pagati dallo [...] stato, che costituirono (dal 1545-50 al 1698), in pace, la guardia dello zar e, in guerra, il nerbo dell’esercito. ...
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zar Spirito o nume cui è destinato l’omonimo culto catartico, diffuso nell’Africa nord-orientale (soprattutto Egitto ed Etiopia). Il culto z., che manifesta una palese affinità con il bori sudanese, il tarantismo (➔) pugliese, il vudu (➔) haitiano,...
zar Re, condottiero, imperatore. Bisanzio insignì di questo titolo i re di Bulgaria, a cominciare da Boris I (1064), anche se già Simeone (893-907) si era nominato z. dei Bulgari e autocrate dei Romani. In uso anche presso i Serbi, in Russia...