zonażòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta [...] negozî, gli uffici, gli autobus della nostra z.; cambiare zona, restare in zona (e determinando con più o meno precisione: la z. dell z. areica, z. endoreica, z. esoreica, z. neritica, z. pelagica, v. alle singole voci. c. In geologia, in senso lato, ...
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neritico
nerìtico agg. [der. del gr. νηρίτης «conchiglia marina»] (pl. m. -ci). – Di zona o regione del mare, in genere più vicina alla costa, compresa fra 0 e 200 m di profondità, così chiamata per [...] ). Per estens., di formazione geologica dovuta all’accumulo, in tale zona, di resti di organismi vegetali e animali, e della fauna pelagica che vive in questa zona, con caratteristiche proprie, diverse da quella delle acque lontane dalla terra ...
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oceanico
oceànico agg. [dal lat. tardo oceanĭcus] (pl. m. -ci). – 1. a. Dell’oceano, relativo agli oceani: regione o.; isole o.; acque o.; clima o., proprio delle regioni bagnate dall’oceano, compresi [...] viventi al di fuori delle acque della piattaforma continentale. c. In geologia, di zona o regione del mare (detta anche abissale o pelagica) al disotto dei 1000 metri di profondità. 2. fig., iperb. Che ha la vastità, la grandiosità dell’oceano ...
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culm
〈kḁlm〉 s. ingl. (propr. «polvere di carbone»), usato in ital. al masch. – In geologia, il piano basale del periodo carbonifero (era paleozoica); costituisce la facies pelagica a cefalopodi e la [...] facies di apporto terrigeno in cui il piano dinantiano si presenta, rispettivamente, nella zona renana e nella fascia che va dalla Bretagna al Centro Europa attraverso il massiccio francese. ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità [...] mola e pesce tamburo, frequente in tutti i mari della zona torrida e diffuso anche in quelli temperati, soprattutto nel Mediterraneo (lat. scient. Lampris regius), che conduce vita pelagica, con larga distribuzione dall’Atlantico settentr. al Pacifico ...
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In un lago, lo strato corrispondente alla zona pelagica illuminata, alla litorale e alla sublitorale, in cui le alghe fotosintetiche sono associate a organismi animali che di esse si nutrono. È detto anche zona eufotica.
Definizione. - Il termine "ecologia", introdotto da Reiter (1865) e il cui contenuto fu definito per primo da E. Haeckel (1866) come "studio dell'economia della natura e delle relazioni degli animali con l'ambiente inorganico e organico, soprattutto...