taglia1
tàglia1 s. f. [dal fr. (ant.) taille, der. di tailler «tagliare»]. – 1. ant. L’azione e l’operazione di tagliare, il fatto di venire tagliato, e il taglio stesso. 2. estens. a. Sinon. di tacca (nel sign. 1 a): taglie di contrassegno; la prova delle t., come prova di valore giuridico (v. tacca, n. 1 a). b. ant. Foggia d’abito: Elli avean cappe con cappucci bassi Dinanzi a li occhi, fatte de la taglia Che in Clugnì per li monaci fassi (Dante). c. Statura e proporzioni del corpo di una persona: per un uomo di quella t. (o della sua t.) ci vuole una sedia fatta apposta; una donna di mezza t., di statura media; un vestito, un soprabito per la mia t. o della mia taglia. Nell’industria e nel commercio delle confezioni, la misura di abiti e altri indumenti viene espressa con un numero riferito alla statura o alla corporatura (un cappotto, un vestito, ecc., di t. 40, 42, ... 54, 56, o della I, II, III, IV, V t.), oppure, seguendo l’uso angloamer., con le lettere: S (iniziale dell’ingl. small), M (medium), L (large), XL (extra large), e loro derivati; può anche essere espressa con un indice numerico e letterale formato da una frazione che al numeratore ha due numeri che esprimono, sempre in centimetri, il primo la circonferenza toracica e il secondo la differenza tra la circonferenza toracica e quella della vita, e al denominatore un’espressione letterale che rappresenta la statura (t. extracorta, corta, regolare, lunga, extra-lunga per uomo; t. corta, regolare, lunga per donna); con sign. generico: t. unica; t. forti, t. calibrate, per individui di corporatura robusta. d. Negli animali, l’altezza del corpo misurata dalla parte più elevata del garrese fino a terra. e. In medicina, triangolo della t., il disegno formato dalla faccia mediale dell’arto superiore con il profilo della superficie laterale del tronco quando l’individuo è in posizione di «attenti»: ha importanza nel rilevamento di deviazioni del tronco comunque originate (deviazioni del rachide da affezioni della colonna vertebrale o degli arti inferiori, ecc.). Per questo sign. di taglia, cfr. il fr. taille «punto di vita». 3. ant. a. Imposta, per lo più a carattere personale ma a volte anche reale; in partic., t. ducale, un’imposta della Repubblica Veneta, applicata sulle terre di là dal Mincio e proporzionata al valore dei beni e alla loro rendita. Nell’uso moderno il termine è talvolta adoperato (con influsso dei sign. seguenti) per indicare un’imposta che non trova corrispettivo nella fornitura di servizî pubblici generali, che mira cioè unicamente a impinguare le casse dello stato che la impone e non tiene conto delle ripercussioni economiche. b. Contribuzione di uomini o di denaro dovuta da ciascuno dei confederati di una lega per fornire o mantenere un corpo d’armati a comune utilità e difesa. Per estens., l’esercizio stesso dei confederati, e anche la lega delle potenze confederate: la t. ghibellina, la lega dei comuni ghibellini di Toscana le cui forze sconfissero i guelfi fiorentini a Montaperti (1260); la t. guelfa, di cui fu capitano generale Nino Visconti nella guerra contro Pisa (1293). c. Tributo straordinario imposto dall’esercito vincitore sul popolo o sulle città vinte, o fissato come prezzo del riscatto di un paese. d. Prezzo del riscatto richiesto dai vincitori ai prigionieri di guerra per la loro liberazione: ho [= devo] portare loro cinquanta ducati per la t. che m’hanno posta (Sacchetti); oppure il prezzo del riscatto richiesto da briganti per dare la libertà a persone da essi sequestrate. 4. Ricompensa in denaro promessa dalla pubblica autorità o da un privato a chi scopra, catturi o faccia catturare l’autore di un delitto: mettere una t. sulla testa (o sul capo) di un assassino; raddoppiare la t.; avere addosso (o sul capo) una grossa t.; servitori, la cui testa era messa a taglia, e che avevan per mestiere di troncar teste (Manzoni).