tagliata
s. f. [der. di tagliare]. – 1. a. L’operazione di tagliare, spec. quando sia eseguita in una sola volta e con una certa rapidità: i miei capelli avrebbero bisogno di una buona t.; dare una t. al fieno, all’erba del prato. b. In selvicoltura, taglio di un bosco; sinon. di abbattuta. c. Nelle regioni montuose boschive oppure in quelle di pianura, area nella quale è stato effettuato il taglio di piante. d. ant. Tagliata d’alberi, un certo numero d’alberi tagliati, soprattutto in quanto siano adoperati per difese e sbarramenti. e. Nella tecnica delle fortificazioni, ampia spianata, nuda di alberi, di case e di altre prominenze; interruzione di una strada o di un passaggio obbligato, ottenuta mediante trincee e fossi con parapetto costituito spesso da alberi abbattuti, allo scopo di trattenere il nemico sotto il tiro delle armi o impedirgli il passaggio (quest’ultima è oggi costituita in genere da un fossato di notevoli dimensioni aperto nel terreno per impedire i movimenti dei mezzi corazzati). f. Costata di manzo alla griglia, servita a fette sottili e condita con erbe aromatiche. 2. ant. Uccisione, strage; con questo sign. era di solito preceduto dall’agg. grande, in frasi come fu fatta gran t., ne seguitò gran t., ci fu grande t. di gente; E minacciava e’ facea gran tagliata (Pulci), minacciava [che] avrebbe fatto grande strage. 3. Nella scherma di spada, termine corrispondente al fr. coupé, oggi non più in uso e sostituito da intagliata o, più raram., da volante (v. volante1, n. 3 b). ◆ Dim. tagliatina, tagliata leggera, rapida (solo col primo sign.): vado dal barbiere a farmi dare una tagliatina ai capelli.