tagliato
agg. e s. m. [part. pass. di tagliare]. – 1. agg. a. Che è stato tagliato, nei diversi sign. del verbo: erba t., fieno t.; raccogliere i rami t.; piangere come una vite t., a dirotto, con lacrime abbondanti; un vestito già t., pronto per esser cucito; portare i capelli t. corti; libro t., o con le pagine t. (contrario di intonso); una roccia t. a picco, scoscesa. b. Di segno grafico, che è modificato da un taglio (nel sign. 2 b): la «l» tagliata del polacco, la lettera ł, Ł. In partic., in musica, note t., quelle fuori del rigo, che hanno uno o più tagli in testa o in collo; tempo t. (detto anche tempo a cappella e meno comunem. alla breve), tempo che, sebbene sia scritto in quattro quarti per battuta, a causa della sua rapidità deve essere contato in due; è così chiamato perché viene di solito indicato col segno C⃒, cioè con un C tagliato verticalmente. Con altro senso, riferito a strumenti musicali a fiato, è spesso usato in musicologia come sinon. di accordato (in una determinata tonalità); così, per es., si dice che il clarinetto è t. in diverse tonalità, che il sassofono può essere t. in do, in fa, in mi bemolle, in si bemolle, che l’ottavino è un flauto piccolo t. un’ottava sopra al normale, o che il corno inglese è una sorta di oboe basso t. una quinta sotto al normale, ecc. (più esattamente, dicendo di un clarinetto che «è tagliato in si bemolle» si intende dire che, suonando quello strumento, il do scritto dà come effetto un si bemolle). c. Espressioni fig.: questo vestito pare t. apposta per te, ti si adatta benissimo; per traslato, di cose che si adattino bene: ci vorrebbe un letto t. apposta per la sua statura; ha trovato un marito t. apposta per lei. Riferito a persona, con riguardo alle forme del corpo, oppure ai modi, al carattere: è una ragazza ben t., di forme proporzionate; un uomo t. all’antica, di formazione, idee e abitudini tradizionali; esser t. con l’accetta, di persona rude nell’aspetto e nei modi (o anche di un’opera eseguita rozzamente, senza finezza); in partic., essere t. a o per qualche cosa, esserci portato per natura, avere speciale attitudine: non sei t. per questa professione; non mi sento t. a fare il commerciante; per fare un mestiere come questo, bisogna esserci tagliato. d. Nel calcio, nel tennis e in altri sport o giochi, palla t., colpita di taglio, tiro o colpo t., effettuato con il taglio (v. taglio, nel sign. 6). e. In araldica, scudo t. o diviso in sbarra, diviso in due parti uguali da una linea diagonale dal cantone sinistro del capo al cantone destro della punta: costituisce una delle quattro partizioni principali, la più rara, dello scudo. f. Per vino t., droga t., dove tagliato mantiene il suo valore principale, v. tagliare, n. 2 f. 2. s. m. Altro nome del ricamo detto comunem. sfilato.