take or pay
loc. s.le m. e agg.le inv. In economia, accordo che impegna all’acquisto di un prodotto, anche se non utilizzato, sulla base di un contratto generalmente stipulato da parte di aziende o società consociate; relativo a tale accordo. ◆ Fin qui dunque siamo in pieno rispetto della direttiva. Ma la faccenda si complica quando entrano in gioco i contratti take or pay. Questo genere di contratti prendi o paghi sono stati fatti [...] con l’accordo che l’esportatore si impegna a erogare la materia prima e il consumatore a pagarla anche se non la usa. [...] bisogna trovare una soluzione. Per esempio permettere alle società di spostare alla fine dei contratti di take or pay la data di partenza delle nuove concessioni. (Marcella Gabbiano, Repubblica, 26 marzo 1999, p. 34, Economia) • Mario Monti non è soddisfatto delle restrizioni alla concorrenza esistenti sul mercato europeo del gas e intende non solo continuare l’indagine aperta in Italia sui contratti «take or pay», ma estenderne anche il raggio d’azione ad altri Paesi Ue in situazioni analoghe. (Sole 24 Ore, 7 luglio 2000, p. 11, Italia-Economia) • L’Eni deve scendere fino al 5% del capitale di Snam Rete Gas, della società degli stoccaggi Stogit e cedere a operatori terzi una parte dei contratti take or pay e della produzione nazionale in sua disponibilità. (Libero, 29 gennaio 2005, p. 20, Economia).
Espressione ingl. composta dal v. tr. (to) take, dalla cong. or e dal v. tr. (to) pay.
Già attestato nella Repubblica del 18 febbraio 1992, p. 53, Economia (Edoardo Borriello).
V. anche prendi o paghi.