tamponamento
tamponaménto s. m. [der. di tamponare]. – 1. L’azione, l’operazione di tamponare, il fatto di venire tamponato: t. di una falla; fig., pronto intervento con cui si cerca di contenere un danno, di porre un rimedio provvisorio, e sim. (v. tamponare). Con accezioni partic.: a. In chirurgia, occlusione di una cavità naturale (fosse nasali, vagina, utero, ecc.), di ferite, o di aperture artificiali (fistole sperimentali), con garza, ovatta, o altri materiali simili, per lo più a scopo emostatico e antisettico. b. In patologia, t. del cuore, la compressione che subiscono tale organo e il tratto intrapericardico dei grossi vasi che da esso si dipartono, a causa dell’instaurarsi in tempo breve (t. cardiaco acuto) o più o meno lungo (t. cardiaco cronico) di una raccolta liquida sierosa o sieroematica o sierofibrinosa (pericardite batterica, tubercolare, tossica) o ematica (emopericardio) nel pericardio. 2. Negli edifici a scheletro portante indipendente (in cemento armato o in acciaio), murature di t., o di tamponatura, quelle, generalmente a cassa vuota, all’interno delle quali viene a volte posto del materiale coibente, che hanno funzione di chiusura e di isolamento termico e acustico degli ambienti dall’esterno; pannelli di t., prefabbricati fuori dal cantiere o a piè d’opera e realizzati con diversi materiali: cemento, metallo, vetro, ecc. 3. fig. Urto di un veicolo contro la parte posteriore di un altro che proceda o stazioni sulla stessa linea di marcia: nonostante la pronta frenata, l’autista non ha potuto evitare il t. dell’autocarro in sosta; sedici passeggeri feriti nel t. di due treni, di due autobus; la fitta nebbia ha provocato, sull’autostrada, varî t. a catena.