tanguero
s. m. e agg. Chi balla il tango; relativo al tango. ◆ La scelta dei brani verte prevalentemente su [Astor] Piazzolla, dalla sua radice più tanguera alle scelte personali della maturità, ricche di richiami alla tradizione eurocolta (politonalità, contrappunto, poliritmia). (Resto del Carlino, 19 agosto 2004, p. XIX, Bologna Giorno e notte) • boleri ricamati come tappezzerie ’800. Accostati a sottane da tanguera – fasciatissime sui fianchi – che si aprono in ampi godet plissettati e borchiati. (Antonella Amapane, Stampa, 26 febbraio 2005, p. 13, Cronache) • «Io sono l’ideale della libertà che danza con Che Guevara – racconta dal canto suo Rossella Brescia – e crea con lui una corrispondenza d’amorosi sensi: questo è un momento gioioso, quasi fanciullesco. Ma interpreto anche una tanguera tra le madri argentine, che vive in prima linea una condizione drammatica, straziante: un aspetto che connota il loro destino e la loro cultura». (Laura Nobile, Repubblica, 14 marzo 2008, Palermo, p. X).
Dallo spagn. tanguero.
Già attestato nella Stampa del 25 luglio 1992, p. 16, Spettacoli (Sergio Trombetta).