tannino
s. m. [der. di tannare]. – Nome generico di una classe di composti contenuti in diverse piante (nei legni, nelle cortecce, nei frutti e rizomi, nelle radici), con proprietà analoghe a quelle dell’acido tannico, solubili in acqua, di sapore astringente, capaci di precipitare i sali dei metalli pesanti, gli alcaloidi e le proteine, e dotati quindi di proprietà concianti nei riguardi delle pelli animali, in quanto reagiscono col collagene e con le altre proteine dando prodotti imputrescibili; trovano impiego, oltre che nella concia vegetale, anche nella tintura e nella stampa dei tessuti, nella preparazione di lacche e inchiostri, nella chiarificazione del vino, della birra e dei succhi di frutta. Usualmente col nome di tannino si intende quello estratto dalle noci di galla con diversi procedimenti (t. all’acqua, all’alcole, all’etere), costituito essenzialmente da acido tannico. Tannini sintetici, gruppo di prodotti capaci di sostituire in tutto o in parte i tannini vegetali, pur non avendo con essi alcuna analogia chimica, essendo, per es., prodotti di condensazione della formaldeide con acidi naftalensolfonici, fenoli, urea, ecc., o sostanze appartenenti al gruppo delle resine sintetiche. T. rosso, altro nome del flobafene.