tappo
s. m. [dal franco tappo]. – 1. a. Manufatto di sughero o di altri materiali (legno, gomma, plastica, metallo, vetro, vetro smerigliato, ecc.), per lo più di forma cilindrica o troncoconica, usato per chiudere più o meno ermeticamente la bocca di recipienti varî (bottiglie e bottigliette, fiaschi, flaconi e flaconcini, contenitori, e anche botti, otri, vasi, ecc.): mettere, togliere il t. a una bottiglia o a un fiasco di vino (e, riferito al vino, sapere di tappo, avere preso un sapore e un odore sgradevole provocati da una muffa proveniente dal sughero), a una boccetta di profumo o di un medicinale, a una botte; nell’uso marin., riempire a tappo, colmare un recipiente in modo che il liquido non sciabordi per le oscillazioni della nave. Tipi speciali (oltre a quelli di sughero cilindrici con testa a fungo che normalmente chiudono le bottiglie di spumante), sono i t. metallici a corona, a leva, a vite, a strappo, usati per la chiusura ermetica di bottiglie e altri recipienti di piccole dimensioni per vini, acque minerali, bevande gassate, medicinali, profumi. b. estens. Oggetto, elemento che chiude un’apertura o occlude un condotto: il t. di una vasca, di un lavandino; t. di cerume, piccolo ammasso di cerume che si forma a volte nel condotto uditivo esterno dell’orecchio, occludendolo (v. cerume). In partic., in vulcanologia, ammasso di materiali lavici e piroclastici che chiude il condotto di un vulcano spento o quiescente, e che, con l’eventuale ripresa delle fasi eruttive esplosive, viene espulso violentemente in blocchi e frammenti. c. fig. Persona di bassa statura e di corporatura piuttosto grossa (può avere connotazione scherz. o di scherno): quell’uomo, o quella ragazza, è un tappo; che cos’ha da protestare, quel tappo? 2. Nell’uso tecnico, nome di molti dispositivi che servono di chiusura: a. T. del radiatore, nelle automobili, dispositivo con attacco a baionetta che chiude il bocchettone attraverso il quale si immette l’acqua nel radiatore; è fornito di valvola per lo sfogo del vapore quando si raggiunge una certa pressione. Un dispositivo analogo serve a chiudere il serbatoio del carburante. b. T. fusibile, delle caldaie a vapore (v. fusibile, n. 2). c. T. di cubia, in marina, chiusura dell’occhio di cubia. d. T. di volata, in artiglieria, chiusura della bocca di un’arma da fuoco per protezione dell’anima dagli agenti atmosferici. e. T. falsa spoletta, in artiglieria, tappo metallico avente la stessa forma esterna della spoletta per proietti d’artiglieria; è impiegato in sostituzione della spoletta quando, per esperimenti o esercitazioni, non si vuole che il proietto scoppi all’arrivo sul bersaglio. f. T. porta innesco, in artiglieria, tappo metallico che porta nel suo interno l’innesco su cui deve battere lo spillo della spoletta: è avvitato nella spoletta al momento del tiro. g. T. per foro di colata, manufatto di refrattario destinato alla chiusura del foro di colata in secchie o crogioli per acciaio; è costituito da un corpo sagomato secondo il foro da chiudere, e munito superiormente di filettatura per avvitarvi l’asta o la spina. 3. In radiotecnica, tappo-luce, dispositivo usato in passato per utilizzare come antenna radioricevente di fortuna la rete di alimentazione a corrente alternata, costituito da un condensatore di piccola capacità rinserrato in una custodia isolante e connesso da una parte a una spina (da inserire nella presa di corrente), dall’altra a un serrafilo (da collegare alla presa d’antenna del radioricevitore). 4. In embriologia, t. vitellino, massa di blastomeri vitellini che durante la gastrulazione degli anfibî sporge dall’orifizio blastoporale; col procedere dei movimenti di invaginazione il tappo vitellino si approfonda sempre di più fino a scomparire del tutto; l’orifizio blastoporale diviene sempre più piccolo fino ad assumere l’aspetto di una fessura (perpendicolare alla direzione dell’originaria fossetta blastoporale), che rappresenta il futuro ano. ◆ Dim. tappino, più com. tappétto e tappettino spec. in senso fig., persona di piccola statura (anche come appellativo scherz.); accr., non com., tappóne; pegg. tappàccio.