tardopasolinismo
s. m. La riproposizione di temi e di stili espressivi propri di Pier Paolo Pasolini in un’epoca e in un contesto sociale profondamente mutati. ◆ il tardopasolinismo di Claudio Camarca («Il sole è innocente», 1992) e di Andrea Carraro («Il branco», 1994) con la sua scia di turpiloquio romanesco – anche nella variante del coattese – di cui sono intrisi i due romanzi all’insegna della maniera più banale. (Enzo Golino, Repubblica, 31 luglio 2007, p. 42, Cultura).
Composto dal confisso tardo- aggiunto al s. m. pasolinismo.
Già attestato nel Corriere della sera del 10 agosto 1998, p. 19 (Sandro Modeo).