targa
s. f. [dal franco targa]. – 1. Lastra sottile e di limitate dimensioni di metallo, plastica o altri materiali, sulla quale sono incisi o scritti nomi, sigle, indicazioni e dati varî: mettere sulla porta di casa una t. d’ottone con il proprio cognome; sul portone, o nell’ingresso del palazzo, ci sono varie t. di uffici e studî professionali. In partic.: a. Lastra, per lo più rettangolare, di metallo o di plastica, obbligatoria per tutti gli autoveicoli terrestri e motoveicoli, sulla quale sono incisi o scritti i dati di riconoscimento del veicolo stesso, e cioè (per l’Italia) una successione di due lettere, tre cifre e altre due lettere per gli autoveicoli, due lettere seguite da cinque cifre per i motoveicoli; t. anteriore e posteriore, per gli autoveicoli, mentre i motoveicoli hanno solo quella posteriore. T. provvisoria, quella apposta dall’intestatario del veicolo in caso di denuncia di smarrimento, sottrazione e distruzione della t.: deve contenere le indicazioni della targa originaria e consente di circolare fino alla nuova immatricolazione del veicolo; t. in prova, quella di cui devono essere muniti posteriormente i veicoli in circolazione di prova (è trasferibile da un veicolo a un altro). b. Piastrina di metallo, rettangolare o anche ovale, applicata all’esterno di varî tipi di macchine, sulla quale sono indicati il costruttore, il modello e il numero di matricola, e i dati nominali d’esercizio (dati di targa) come la tensione, la potenza, il numero di giri. c. Piastra di metallo pregiato data come premio per concorsi di vario tipo e spec. per gare sportive: vi sono effigiate figurazioni varie, con l’indicazione del nome o del tipo e della data della competizione; per estens., la gara stessa: vincere la Targa Florio. Piastre analoghe vengono talora impresse e consegnate come segno di riconoscimento, a seconda dei casi, della dedizione, delle capacità, del coraggio mostrati nello svolgimento di una attività o nel compimento di un’impresa, o come premio di lungo e onorato servizio e di fedeltà al lavoro (o all’ente, alla ditta, ecc.) a impiegati e dipendenti giunti al termine della loro carriera. 2. a. Nell’armatura di fanti e cavalieri dell’ultimo medioevo e del Rinascimento, scudo leggero di forma rettangolare o ovale usato nei tornei, simile al pavese ma più piccolo. b. Nell’architettura rinascimentale, elemento decorativo sovrapposto o inserito in un sistema architettonico a ricordo di un importante avvenimento: è assimilabile a una cartella, e ha avuto la massima diffusione nei sec. 16° e 17°. ◆ Dim. targhétta (anche con sign. partic., v. la voce) e targhettina; dim. masch. targhino, piccola placca posteriore, resa obbligatoria per i ciclomotori, con cinque caratteri tra numeri e lettere; accr. targóna, grossa targa, nel sign. 1, e targóne m., nel sign. 2 a (v. targone1); pegg. targàccia.