tartarico2
tartàrico2 agg. [der. di tartaro2] (pl. m. -ci). – In chimica, di sostanza o reazione che ha rapporto con il tartaro che si forma nelle botti: fermentazione tartarica. In partic., acido t., di formula HOOC−(CHOH)2−COOH, idrossiacido bicarbossilico esistente in natura nelle forme destro- e levogira; pur non esistendo in natura, possono essere preparate sia la forma racemica (riscaldando la forma destrogira) sia, per prolungata ebollizione con alcali delle altre forme, quella inattiva per compensazione interna (acido mesotartarico). La forma destrogira, la più comune, è contenuta nell’uva e in molti frutti e costituisce l’acido tartarico presente in commercio, ottenuto, con varî metodi, dai sottoprodotti dell’industria enologica (tartaro delle botti, fecce, ecc.). Si usa, analogamente all’acido citrico, nella preparazione di acque gassate, polveri effervescenti, come agente acidulante, nella stampa dei tessuti, come mordente in tintoria, in galvanoplastica e per preparare i suoi esteri e sali.