tassa etica
loc. s.le f. Percentuale aggiuntiva all’aliquota d’imposta stabilita per gli scaglioni di reddito previsti dalla normativa fiscale: costituisce una sorta di contributo di solidarietà che deve essere versato dai percettori di redditi elevati. ◆ [Vittorio Emanuele Falsitta] pensa al ruolo sociale del fisco, alla tassa etica. Da inserire, tra un condono e l’altro, in Finanziaria. (Antonella Rampino, Stampa, 7 novembre 2002, p. 11) • una dichiarazione di Sandro Bondi, coordinatore di Forza Italia, conferma l’interesse per l’approccio della Lega: «Abbiamo già abbassato le tasse per i redditi più bassi, per i ceti sociali più bisognosi – dice –. Ora è la volta dei ceti medi e medio-alti. Ma quest’anno anche noi proponiamo, come altri partiti, una tassa etica, di solidarietà per i ceti più alti». (Roberto Giovannini, Stampa, 2 novembre 2004, p. 9, Interno).
Espressione composta dal s. f. tassa e dall’agg. etico.
V. anche aliquota etica, sovrattassa etica, tassa di solidarietà.