tatarelliano
s. m. e agg. Sostenitore di Giuseppe Tatarella (1935-1999), vicepresidente del Consiglio dei ministri dal 1994 al 1996; di Giuseppe Tatarella, che a lui si richiama. ◆ In questo senso si sono espressi i più tenaci contestatori interni di [Gianfranco] Fini come Alessandra Mussolini (pronta a candidare [Francesco] Storace per la segreteria) o Adriana Poli Bortone, ma anche i prudenti tatarelliani ed esponenti come Ignazio La Russa e Maurizio Gasparri. (Sole 24 Ore, 2 agosto 2000, p. 8, Italia-Politica) • Il progetto – a cui lavorano da tempo [Mario] Landolfi, [Alessio] Butti e [Andrea] Ronchi – diventa, dunque, il tentativo della componente «tatarelliana» di andare oltre se stessa, assicurandosi nuove adesioni capaci di controbilanciare il rafforzamento di Destra Sociale. (Fabrizio De Feo, Giornale, 8 luglio 2004, p. 2, Il fatto) • C’è un non so che di tatarelliano nello strappo della [Daniela] Santanchè. Lo strappo dei pantaloni, intendo io. Come sulla camicia del mitico Pinuccio Tatarella c’erano splendide macchie di sugo, così il pantalone della Lady in Nero si apriva sulla coscia. (Libero, 13 novembre 2007, p. 12, Italia).
Derivato dal nome proprio (Giuseppe) Tatarella con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Stampa del 3 luglio 1994, p. 4, Interno (Maria Grazia Bruzzone).